Partecipate, ne resteranno solo otto: ecco il piano aggiornato di dismissioni

VENEZIA Resteranno solo otto società a partecipazione diretta e venti controllate per via indiretta. «Ecco servita la cura dimagrante per le partecipate, addirittura in anticipo rispetto ai tempi, che il decreto correttivo alla legge Madia dovrebbe procrastinare al 30 giugno o al 30 settembre», dice il governatore Zaia rendendo pubblico il piano di revisione per lo sfoltimento del sistema delle aziende regionali messo a punto dal suo vice Gianluca Forcolin. Nel 2015 la prima versione del piano prevedeva di mantenere 10 delle 15 partecipate dirette e 29 delle 69 indirette; ma in due anni ci si è resi conto che la Immobiliare Marco Polo era meglio tenera per annettervi per fusione Rocca di Monselice, ad esempio; il piano così è stato aggiornato e alla fine di dirette ne resteranno 8 e di indirette 20. La Regione aveva fatto ricorso e vinto contro la legge Madia ma, dice Zaia, la cura dimagrante non si è fermata «Perché abbiamo un forte senso delle Istituzioni e perché il problema delle dismissioni ce lo poniamo dal 2010». Il piano: liquidazione della quota di College Valmarana Morosini, dismissione di Finest e Veneto Promozione, chiusura della fase di liquidazione di Società Veneziana Edilizia Canalgrande e Veneto Nanotech, fusione per incorporazione della Rocca di Monselice in Immobiliare Marco Polo che è da mantenere come Autovie Venete, Cav, Sistemi Territoriali, Veneto Acque, Veneto Innovazione, Veneto Strade e Veneto Sviluppo; chiusura di 27 partecipazioni indirette. «La sua ricetta per una cura dimagrante del carrozzone regionale fa ridere - ribatte Alessandra Moretti, Pd - In sette anni ha fatto il minimo indispensabile e ora che con il decreto Madia le amministrazioni pubbliche sono obbligate alle semplificazioni, il governatore corre ai ripari come può. La verità è che Zaia è come al solito il re dell’immobilismo e dei veti». (mo.zi.)

Zaia Anticipata la dieta perché abbiamo senso delle istituzioni