Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Nasce la «cittadella Luxottica»
Uffici, negozi e un teatro, nuovo quartiere vicino all’azienda
AGORDO Luxottica, gigante globale dell’eyewear, investe ancora sul territorio. Se ne sa poco. Anche il sindaco di Agordo, Sisto Da Roit, chiede «pazienza, per qualche giorno: dopotutto, già lunedì alle 18,30 in consiglio comunale sarà presentata la variante al piano regolatore depositata a febbraio da Luxottica». Di più non dice. Ma la curiosità è tanta. Il fatto è che l’azienda è proprietaria di un terreno di oltre 26mila metri quadrati nella zona territoriale omogenea in località Mogn. Ora è un prato, ma a quanto si capisce, si vuole realizzare una grande struttura di servizi a disposizione dell’intera comunità. Si parla di convegnistica e di attività ricreative. Anche di concerti. Ma è presto per capire che funzione avrà l’opera. Intanto, però, i lavori procedono a Sedico. A metà marzo la conferenza dei servizi ha approvato una variante per completare il piano industriale di Luxottica nel Bellunese.
Il player mondiale dell’occhialeria ha, da un anno e mezzo, un progetto a Sedico: vuole realizzare il principale centro di logistica del gruppo in Italia. Luxottica punta a creare un’area industriale da 110 mila metri quadri, di cui 56 mila coperti da fabbricati, considerato il nucleo originario di 36mila. Il piano è in due stralci: il primo riguarda un ampliamento del capannone di 20mila metri quadrati in due piani, 10mila a testa, ed è già terminato; dopo la conclusione dei lavori edili, sono stati trasferiti i macchinari; e parte del personale è già operativo. C’è un percorso graduale di inserimenti. Il secondo comporta un’estensione di pari dimensioni. Attualmente, dopo la conferenza dei servizi, siamo in una fase di consultazioni, in cui i cittadini possono chiedere chiarimenti. L’obiettivo dell’azienda è quello di aprire i cantieri entro la fine dell’anno. Anche qui si assisterà, una volta finiti i lavori (che, per Luxottica, durano mesi, non anni) al trasferimento progressivo di lavoratori. E all’assunzione di nuovi. Quanti? Considerati i due ampliamenti, il presidente esecutivo Leonardo Del Vecchio aveva stimato 400 o 500 lavoratori in più. Forse saranno di meno, ma di questi tempi non sono pochi.