Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ufficiale, Zugno via da Ascopiave il nuovo presidente sarà Cecconato
Braccio di ferro nella Lega, non bastano i fondamentali da record
TREVISO Era previsto e non c’è stata alcuna trattativa. Ogni uomo è rimasto di fatto al suo posto ma Fulvio Zugno, presidente di Ascopiave Spa da sei anni, è scomparso dalla lista che Asco Holding, che possiede la multiutility al 61%, presenterà alla prossima assemblea dei soci prevista il 28 aprile.
Demeriti per Zugno nessuno e perché al Cda sia giunto l’input di licenziarlo da Ascopiave, probabilmente non lo sa bene nemmeno chi guida la holding. «Un normalissimo avvicendamento – insiste il presidente, Giorgio Della Giustina – a Zugno non c’è assolutamente niente da imputare. Sì, i mandati potevano anche essere tre, nulla lo vietava. Sì, la natura delle ragioni appartiene alla sfera politica ma non c’è niente di strano».
Il direttore generale, Roberto Gumirato, poi, guai a chi lo tocca. «Manager stimatissimo, i risultati lo dimostrano. Non può essere contestato a Zugno e Gumirato – prosegue Della Giustina - di aver ottenuto una macchina meno che perfetta».
Basta dare un’occhiata al report su Ascopiave prodotto dalla banca d’affari milanese Intermonte meno di due settimane fa, confrontando gli indicatori con quelli delle altre compagnie italiane dell’energia. La Spa di Pieve di Soligo ha un rapporto «Enterprise value to Ebitda» che nel 2016 è stato di 6,5 punti ma che per l’anno in corso è atteso a 9,3, quando Enel e A2A non andranno oltre i 6,8. Il rapporto fra dividendo e prezzo nel 2016 è del 5,6% (subito dietro c’è Acea, con 5) ed il 5% previsto per quest’anno è appena dietro il 5,1% di Enel.