Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il ristorante di Rana all’Adigeo «Puntiamo sui ravioli da passeggio»
Il locale inaugurato a Verona. «Fritti serviti in un cartoccio»
Il gioiello che fa la felicità dei novanta Comuni soci distribuirà un dividendo record di 0,18 euro per azione (era di 0,15 da due anni).
Non è un mistero poi che la difesa di Zugno sia stata energicamente sostenuta da Gian Paolo Gobbo, ex sindaco di Treviso ed ex segretario nazionale della Lega. Inutilmente, perché il segretario di adesso, Gianantonio Da Re, è stato irremovibile.
Il prossimo presidente di Ascopiave sarà Nicola Cecconato, commercialista trevigiano da sempre vicino ad una certa anima della Lega e grande collaboratore, una decina di anni fa, di Luca Zaia. Completano il board, con Lillo, i consiglieri Dimitri Coin, Enrico Quarello e Greta Pietrobon. SAN GIOVANNI LUPATOTO Le idee, come i tortellini, sempre in pentola. «Ad Adigeo inauguriamo i nostri ravioli fritti, serviti in un cartoccio, è il concetto del cibo di strada adattato a chi passeggia nel centro commerciale. E poi lanceremo il Raviol Pizza, inedito assoluto». Sede del Pastificio Rana, poco fuori San Giovanni Lupatoto. Giovanni Rana, presidente e fondatore dell’azienda alimentare veronese presente oggi in 38 Paesi, racconta insieme ad Antonella Paternò Rana, direttore globale marketing, comunicazione e divisione ristorazione, l’orizzonte del ristorante «Da Giovanni», che inaugura domani mattina nel nuovo centro commerciale Adigeo in Zai («Io aspetto tutti lì, alle 18.30, per brindare insieme») e si colloca nel più ampio pac- chetto di ristoranti Rana Italia e all’estero. in
Partiamo dal luogo, Rana: il nuovo shopping center Adigeo in Zai.
«Penso che quest’apertura sia un segno positivo: c’è fiducia nei consumatori veronesi, Verona è considerata una città con possibilità di spesa. Per noi è il ventiduesimo ristorante in Italia. L’idea era diventare “la casa degli italiani quando sono fuori casa”, perché anche da noi è cresciuta la tendenza del pasto consumato fuori, specie in pausa pranzo».
Un nuovo bacino d’utenza, per Rana, ad Adigeo?
«Sì. I primi consumatori saranno quelli che lavorano nel centro stesso o lì intorno. Poi gli ospiti tradizionali. Quindi quelli che escono dalla Fiera. Senza dimenticare chi frequenta le palestre. Bisogna calibrare la ristorazione sui ritmi della vita moderna: si va veloci, ma bisogna comunque mangiare bene. Aperti dalla mattina fino alle 23, avremo qualcosa di speciale per ogni fascia oraria, tutto preparato al momento. E alcune novità ispirate alla tradizione…».
Ad esempio?
«I ravioli fritti, salati o dolci, serviti in un cartoccio: il cibo di strada, oggi in una seconda giovinezza, che vive nel centro commerciale. E il Raviol Pizza, prodotto che non esiste al mondo: un raviolo gigante, dentro pomodoro e mozzarella, sopra i classici condimenti della pizza».
Il ristorante come luogo di sperimentazione…
«I ristoranti sono i nostri master. Il cliente va ascoltato, suggerisce, ti aiuta a capire. Se una proposta funziona, la mettiamo in linea di produzione. Il ripieno cacio e pepe, il sugo di tonno e capperi: sperimentati nel ristorante, poi lanciati nei supermercati. La regola è: piatto vuoto, piatto d’oro».
Nuove aperture all’estero?
«A inizio maggio apriremo il nostro primo ristorante in Germania, a Berlino. Il quarto nel mondo. Dal 2012 siamo a Londra e New York, dal 2014 in Lussemburgo. Sono piccole ambasciate d’Italia: il racconto del nostro Paese attraverso le sue materie prime. Fin qui, i risultati sono sempre maggiori: freschezza e qualità sono premiate in ogni luogo». P