Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Mi ha guardato storto»: lite al bar e poi una coltellata all’avversario
Pregiudicato trevigiano arrestato per tentato omicidio. Il rivale ferito all’addome
TREVISO «Mi ha guardato male». Questo sarebbe bastato per innescare una lite furibonda e spingere William Caretta, 37enne pregiudicato trevigiano, ad andare a casa e prendere un coltello per vendicarsi del contendente, un 45enne marocchino, colpito all’addome. Per questo Caretta è stato arrestato dalla polizia e si trova ora recluso nel carcere di Santa Bona con la pesante accusa di tentato omicidio.
È successo tutto lunedì sera, all’esterno del bar Mokita di via Sant’Angelo, frequentato sia dall’aggressore che dal ferito. Intorno alle 21, come hanno riferito alcuni testimoni, tra i due è scoppiata una lite furiosa. «Per futili motivi» hanno spiegato entrambi, e pare che all’origine ci sia proprio uno sguardo di troppo, lanciato dal marocchino nei confronti del trevigiano. Questo avrebbe fatto scaldare gli animi, forse anche a causa di qualche bicchiere di troppo, che dagli sguardi li ha presto indotti a passare ai fatti. I due avrebbero iniziato a insultarsi e sarebbero venuti alle mani. Una colluttazione però lieve, durata pochi minuti e della quale non si sono neppure accorti i titolari del bar, di nazionalità cinese, che in quel momento erano all’interno a servire gli altri clienti. Dopo la lite, il 37enne si sarebbe allontanato verso casa sua, che si trova poco distante. Sembrava finita lì. Invece, pochi minuti dopo, l’hanno visto tornare sui suoi passi. Il suo rivale era ancora sul piazzale del bar e il 37enne gli si sarebbe parato davanti, armato di un coltello e l’avrebbe minacciato.
A quel punto è scoppiato il parapiglia, con il 45enne marocchino che, per difendersi, avrebbe iniziato a scagliare contro l’aggressore alcune sedie di plastica. Un tentativo vano perché a un certo punto, Caretta lo avrebbe raggiunto e gli avrebbe sferrato una coltellata all’addome per poi fuggire. A quel punto, sentendo le sue urla, la titolare del bar è corsa fuori: «Non avevo sentito niente prima, quando sono uscita c’era solo l’uomo ferito, c’erano le sedie rotte a terra. Ho chiamato i soccorsi perché l’uomo gridava e poco dopo è arrivata la polizia».
Il marocchino è stato soccorso dai sanitari del Suem 118, fortunatamente la lama non ha colpito organi vitali e se la caverà, salvo complicazioni, in quindici giorni. Sul posto in pochi minuti sono arrivati anche gli agenti della squadra volanti che, coordinati dal dirigente Massimo Olivotto, sulla base della descrizione fornita dalla vittima, poco dopo hanno identificato l’aggressore, il 37enne pregiudicato, che era già rientrato a casa dove i poliziotti hanno recuperato anche il coltello, un modello «Falcon» con lama seghettata da 35 centimetri. Caretta è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e questa mattina, assistito dall’avvocato Alessandra Nava, comparirà davanti al gip Angelo Mascolo per l’udienza di convalida. A incastrarlo ci sono anche le immagini del sistema di videosorveglianza del bar, che l’hanno ripreso mentre litigava col 45enne, si allontanava per tornare poco dopo armato e colpirlo col coltello.