Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Aperto il ponte di Valeria «Ricordate tutte le vittime»

La madre della ragazza uccisa a Parigi ringrazia tutti: «Ho sentito Venezia vicina»

- Giacomo Costa © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Aperto ieri il «ponte Valeria Solesin», omaggio alla memoria della ragazza veneziana uccisa al Bataclan: La madre ringrazia tutti: «Anche le altre vittime lo meriterebb­ero, sarebbe bella una targa in ogni città»

VENEZIA Leggere un nome e un cognome, per intero, tra i toponimi di calli e campielli della geografia veneziana è una vera rarità, eppure da ieri mattina a congiunger­e la stazione di Santa Lucia con il campus economico dell’università Ca’ Foscari c’è un nuovo ponte, che i palazzi alle sue estremità identifica­no come «ponte Valeria Solesin», omaggio alla memoria della giovane veneziana uccisa al teatro parigino Bataclan, il 13 novembre 2015.

L’amministra­zione comunale, l’ateneo cittadino e le principali istituzion­i locali avevano annunciato da tempo l’intenzione di intitolare alla ricercatri­ce quel nuovo collegamen­to pedonale per cui si sono investiti 220mila euro (in realtà recuperato dalle vecchie carte cittadine, che ancora nel 1992 mostravano l’ottocentes­co «ponte delle Vacche»), e ieri, superato qualche ritardo sul programma originario, le autorità veneziane ne hanno finalmente tagliato il nastro. «Questa è per noi una grande emozione – spiegava in piedi sui primi gradini Luciana Milani, madre di Valeria, parlando anche a nome del figlio Dario che la affiancava – Noi abbiamo potuto contare da subito sul fortissimo sostegno della città e delle istituzion­i, ma assieme a mia figlia hanno perso la vita altre 129 persone, di 20 nazionalit­à diverse; mi piacerebbe che in ognuno dei loro paesi natali ci fosse almeno una targa a loro nome, a creare una rete di solidariet­à e vicinanza internazio­nale. Anche a livello normativo si potrebbe fare di più – ha insistito la professore­ssa – non tutti gli stati europei, infatti, riconoscon­o il reato di terrorismo, dovrebbe farlo quindi Bruxelles, per garantire aiuti e tutele alle vittime e ai loro famigliari».

Nel ricordare la figlia, la donna ha poi chiesto di tenere a mente tutti i volti di Valeria: la studiosa, ma anche la nuotatrice, l’appassiona­ta di canoa, la ragazza che non poteva fare a meno di invitare fuori tutti i suoi amici ogni volta che ritornava in laguna. Anche Dario Solesin, parlando a margine, ha sottolinea­to la grande umanità della sorella: «Il suo impegno profession­ale e sociale nasceva dalla sua voglia di stare a contatto con il prossimo: scherzava spesso dicendo che quando è andata a Parigi, per ritrovare un po’ di calore umano in quella città per lei troppo fredda, aveva deciso di aiutare i senzatetto». Non è stata casuale, insomma, la scelta di intitolarl­e un ponte, come ha ribadito il rettore di Ca’ Foscari, Michele Bugliesi: «I ponti creano legami, il terrorismo prova a spezzarli, ma Venezia è una città nata su questi legami, e l’università è uno dei luoghi di incontro e confronto per eccellenza. Valeria poi era una demografa, e proprio in questo campus, qui a San Giobbe, la demografia trova le sue applicazio­ni nell’economia, con quasi quattromil­a studenti impegnati a seguire l’esempio di quella giovane ricercatri­ce capace e volenteros­a». Di ponti, reali e simbolici, ha parlato anche Bruno Pigozzo, vicepresid­ente del Consiglio regionale, che ha ribadito la volontà di intitolare a Valeria Solesin la biblioteca del Consiglio: «Qui a Venezia intendiamo convocare una conferenza internazio­nale dedicata alla pace nel Mediterran­eo, come ci siamo impegnati a fare già all’indomani dei fatti di Parigi. Il destino dell’Europa è indissolub­ilmente legato a quello dei paesi affacciati sul golfo del mare nostrum: all’Italia il compito di promuovere una strategia che crei le condizioni di pace nell’area». La catena di solidariet­à in nome di Valeria, intanto, travalica i confini del Veneto: da Udine, infatti, arriva l’annuncio che domani saranno consegnate le due borse di studio promosse dalla onlus Udinese per la Vita e intitolate alla veneziana; un terzo contributo, sempre in memoria della ragazza, andrà ad un ricercator­e meritevole.

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 ??  ?? La vernice Il taglio del nastro del ponte con Luciana Milani, la mamma di Valeria (la prima da sinistra), e il figlio Darion(accanto a lei) (foto Vision)
La vernice Il taglio del nastro del ponte con Luciana Milani, la mamma di Valeria (la prima da sinistra), e il figlio Darion(accanto a lei) (foto Vision)

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