Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
I turisti stranieri valgono 6 miliardi «Ma niente ticket o vi boicottiamo»
I dati Bankitalia e la protesta dell’Independent
VENEZIA Quasi sei miliardi, ecco quanto il turismo estero l’anno scorso ha portato in Veneto e oltre la metà sono stati spesi a Venezia. Lo dice l’indagine annuale di Bankitalia e Ciset. Intanto il quotidiano Independent lancia la provocazione: «Ticket a S.Marco? Boicottiamo Venezia»
VENEZIA «Ecco perché boicotterò Venezia se introdurrà un ticket d’ingresso». Così ha titolato il quotidiano britannico Independent. La notizia della delibera d’indirizzo della giunta veneziana di Luigi Brugnaro sulle trenta linee guida per contenere i turisti ha fatto il giro del mondo e adesso torna indietro col carico delle reazioni. Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha già detto no all’ipotesi di «Sperimentare nell’ambito dell’area marciana l’accesso mediante prenotazione e pagamento di un ticket di ingresso» contenuta nella delibera, adesso anche la stampa inglese dice la sua. «A cosa servono i monumenti pubblici se non possono avervi libero accesso tutti?» chiede Jackie Bryant, giornalista californiana che si occupa di viaggi. «Ciò che rende odiosa questa opzione è la mercificazione di tutto. Immaginate di dover pagare per attraversare la strada: ecco. Volevi sbarazzarti dei turisti? - conclude - Missione compiuta, Venezia: ci sono altri posti da visitare al mondo».
Il boicottaggio è probabilmente destinato a cadere nel vuoto perché di ticket il governo non vuole sentire parlare. «Non è necessario perché a Venezia si viene per vedere come vivono i veneziani in una città viva, neanche i turisti vogliono una città museo», argomenta Francesco Palumbo, direttore generale del Turismo al ministero dei beni Culturali che è da due giorni in missione in città sul nodo del controllo dei flussi. Della delibera d’indirizzo ha già discusso con lo staff del sindaco e annuncia che la città non sarà lasciata sola a decidere.
«Svilupperemo insieme col Comune, la Regione, Mibact, ministeri delle Infrastrutture e Sviluppo Economico la strategia perché farà da apripista per le modalità di gestione dei flussi in località ad alta densità turistica come Firenze o le Cinque Terre». La cornice è il Piano Nazionale del turismo illustrato ieri alla conferenza annuale di Banca d’Italia e Ciset Ca’ Foscari sull’andamento degli arrivi internazionali. Per alleviare la pressione su Venezia, Mibact e Ca’ Farsetti concordano che l’unica è invitare i turisti a soffermarsi sul resto del territorio, da Cortina al Garda passando per le altre città d’arte e i borghi-gioiello che ne fanno la terza regione italiana per arrivi e che per il terzo anno consecutivo vede crescere i visitatori internazionali: lo scorso anno, dice la ricerca , hanno portato alla regione qualcosa come 5,6 miliardi di entrate con una crescita del 6% rispetto al 2015 (la media italiana che è del 2,3%). Un quinto viene da Germania e Austria, segmento di visitatori ancora in crescita (rispettivamente più 11,7% e 5,6). «Ma i tedeschi non scelgono più solo la vacanza balneare e per il 35% sono interessanti alle città d’arte», nota Mara Manente dal Ciset. I francesi, invece, scelgono sempre più i borghi e il turismo enogastronomico e verde, in costante ascesa così come lago, montagna e terme. Sono arrivati più americani (9%), cinesi (in crescita fino al 30%) e indiani (13%). E le città che più ne hanno beneficiato sono Verona, dove i turisti hanno speso 1.442 milioni di euro, quasi il 20% in più rispetto al 2015 e Venezia con 3.158 milioni di euro (più 1,7%). «Emerge una crescente richiesta di qualità del prodotto turistico, sia da parte delle destinazioni che delle strutture ricettive - dice l’assessore regionale al Turismo Federico Caner - Per questo abbiamo attivato importanti linee di finanziamento».