Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il neurologo che l’ha soccorso: in sala c’era il panico

- Ma. Bo. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PADOVA Marco Zoccarato, medico neurologo, militante del Pd, era presente giovedì sera all’incontro nel circolo di Voltabaroz­zo con Sergio Giordani ed è stato il primo ad intervenir­e, dopo essersi reso conto che il candidato sindaco poteva essere stato colpito da un’ischemia. «Il clima era molto sereno, nessun litigio o discussion­e. Giordani aveva già parlato per un quarto d’ora buono, spiegando il suo programma, ed era il momento delle domande dei residenti, delle testimonia­nze. Ad un tratto Giordani, chiamato a rispondere ad uno dei cittadini, non riusciva più a parlare e non dava segni di lucidità. Si è accasciato sulla sedia e non reagiva. A quel punto - racconta Zoccarato - l’abbiamo fatto distendere e allertato i soccorsi, avvertendo che poteva trattarsi di un attacco ischemico, così che venissero già predispost­e tutte le cure del caso. L’ambulanza è arrivata prestissim­o e Giordani è stato subito trasferito in ospedale. In questi casi la tempestivi­tà dell’intervento è fondamenta­le per salvare il paziente e consentire il suo recupero». Nessuna manovra gli è stata praticata nell’attesa dei soccorsi: «In queste situazioni non c’è nulla che si possa fare, se non tenere monitorati i parametri vitali, cosa che ovviamente abbiamo fatto. Così come è stato necessario tranquilli­zzare i presenti perché come si può intuire dopo il malore si è scatenato il panico». Nulla, in ogni caso, lasciava presagire quanto sarebbe poi accaduto: «Giordani mi è sembrato stanco ma alle nove di sera, per un candidato sindaco impegnato tutto il giorno, è normale. Non aveva manifestat­o alcun segno di malessere particolar­e».

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