Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La vicenda

-

Alcuni consorzi, pur essendosi aggiudicat­i il bando della Regione, hanno deciso di fare ricorso al Tar: chiedono che nel contributo pubblico sia incluso anche l’Iva dei progetti finanziati.

Il Tar ha dato loro ragione ma questo costringer­ebbe la Regione a rivedere tutti i conteggi VENEZIA Oramai in Regione dici Iva e dici guai. Dopo il caso della Pedemontan­a, con i dubbi relativi all’aliquota da applicare al nuovo contratto con Sis (10 o 22%? Ballano 1,4 miliardi, si attendono lumi dall’Agenzia delle Entrate), ora scoppia la grana del Programma di Sviluppo Rurale, ossia i fondi Ue che Palazzo Balbi gestisce nel settore dell’agricoltur­a. Una sentenza del Tar che riguarda la ricomprens­ione dell’Iva nell’attribuzio­ne dei contributi agli enti e alle imprese ha messo in agitazione gli uffici: i conti, infatti, potrebbero essere sballati e non di poco, tra 40 e 80 milioni di euro. Se così fosse la Regione si vedrebbe costretta a bloccare tutti i bandi e rifare il Programma dall’inizio alla fine.

Il Programma di Sviluppo Rurale è il più cospicuo tra i fondi Ue che saranno distribuit­i dalla Regione nell’arco del settennato 2014-2020: 1 miliardo 184 milioni, contro i 764 milioni del Fondo Sociale (lavoro e formazione) e i 600 milioni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy