Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il borseggiatore gli conficca un cacciavite in testa Artista trevigiano in coma
BREDA DI PIAVE (TREVISO) A Londra ha costruito la sua attività di artista del legno e ha conosciuto la fidanzata Emily. Si è costruito quella vita che desiderava e inseguendo la quale, cinque anni fa, ha lasciato Breda di Piave, nel Trevigiano. Ma a Londra ha trovato anche la follia di un rapinatore che, cercando di rubargli il telefono cellulare, gli ha conficcato un cacciavite in una tempia. E ora Sinuhe Pianella, 31 anni, lotta tra la vita e la morte.
Tutto è successo il 28 aprile scorso, un pomeriggio come tanti per il trevigiano che era uscito dalla sua casa nel sud di Londra, per raggiungere il Dulwich Park insieme al suo cane. Lì ha incontrato un’amica, una scrittrice freelance e si è fermato a parlare con lei. Ma una semplice passeggiata si è trasformata in tragedia per Pianella. E’ stato aggredito da un giovane di colore, di 26 anni, che gli avrebbe prima chiesto di accarezzare il cane e poi tentato di strappargli il telefono cellulare. L’uomo, scappato in bicicletta è già stato arrestato.
«Mio nipote non ha fatto nemmeno in tempo a reagire, che l’uomo l’ha colpito a una tempia con un cacciavite», racconta affranto lo zio Giampietro Bigolin. Sinuhe è caduto a terra, privo di coscienza, gravemente ferito. E’ stato ricoverato al King’s College Hospital e sottoposto a due interventi chirurgici. Poi i medici hanno deciso di indurgli il coma farmacologico. Da quel 28 aprile, il 31enne combatte la sua battaglia con la vita. Accanto a lui oltre a Emily, ci sono mamma Angelina e la sorella Jessica, arrivate dall’Italia. Il papà è morto dieci anni fa, lo stesso che gli aveva insegnato il mestiere e la passione per il restauro di mobili che lo hanno fatto diventare un artista del legno. Il consolato generale d’Italia a Londra, in stretto contatto con la Farnesina, sta assistendo i familiari e segue il caso in contatto con le autorità locali. «Siamo disperati. Sappiamo solo che sta molto male – conclude lo zio -. Speriamo arrivino buone notizie l’esito di un’altra Tac alla quale devono sottoporlo».