Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Saltano i mercati, e c’è chi polemizza: costretti allo stop
Stop alle bancarelle. In Pescheria cartelli di disappunto
TREVISO Per il commercio cittadino è iniziata una settimana di passione. Non solo per i negozianti che si trovano una città senza centinaia di parcheggi, dalle piazze (Duomo, Santa Maria Maggiore, Matteotti) al Pattinodromo, ma anche per gli ambulanti del mercato di San Tomaso, della Pescheria e piazza San Parisio che dovranno rinunciare a due giornate di lavoro. In piazzale Burchiellati e piazza del Grano sono già in allestimento gli stand gastronomici e promozionali dell’Adunata del Piave, quindi oggi e sabato il tradizionale mercato non si farà. E anche nel cuore del centro storico dovranno fermarsi: venerdì e sabato, giorni del mercato del pesce e dell’ortofrutta, le bancarelle rimarranno deserte. L’ha sottolineato con piglio polemico un esercente della Pescheria: «Venerdì 12 e sabato 13 siamo costretti a chiudere per ordinanza del Comune causa sfilata dei cari Alpini». Confesercenti aveva chiesto al Comune una deroga per la Pescheria e San Parisio, mercati tradizionali che possono essere interessanti anche come visita per i turisti, oltre a possibili momenti di buon guadagno per i lavoratori, ma le deroghe nei giorni della «zona rossa» non sono state concesse a nessuno e gli orari per l’accesso in centro (dalle 2 alle 6) non erano compatibili con le attività di carico-scarico diurne, ovvero con la chiusura delle bancarelle intorno alle 13. «Ci hanno spiegato che è per motivi di sicurezza pubblica» sottolinea il direttore di Confesercenti Sabino Frare. La città è sorvegliata a vista e ogni attività non prevista dal protocollo delle forze dell’ordine è stata sospesa.
«Eravamo stati avvisati ancora tempo fa, non è stato un fulmine a ciel sereno – spiega una commerciante – ma non possiamo dire di essere contenti di questa soluzione. Purtroppo non c’era altra scelta, bisogna adeguarsi e così facciamo». Le giornate di stop saranno recuperate in due domeniche.