Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
VICENZA JAZZ DECINE DI CONCERTI
Venerdì al via «New Conversations». Tra i concerti più attesi quelli di Dee Dee Bridgewater e Gino Paoli con Danilo Rea. Sabato la grande festa per la Notte della Taranta. Sul palco dell’Olimpico saliranno Uri Caine, Rava e Allen
«Essere o non suonare, To be or not to play», è l’amletico titolo della ventiduesima edizione del festival «New Conversations – Vicenza Jazz» che, da venerdì (ma con il prologo di giovedì) fino al 21 maggio, farà viaggiare la città di Vicenza lungo la grande strada maestra della musica improvvisata (programma completo su www.vicenzajazz.org).
Decine e decine di concerti, in spazi che vanno dai club alle strade, fino ai teatri della città e coprono l’ampio abbraccio del genere jazz, dalle sue istanze più pop con Dee Dee Bridgewater e Gino Paoli (in duo con Danilo Rea), ai grandi classici come il piano di Uri Caine e la tromba di Dave Douglas, fino alle scoperte del web di Jacob Collier, alle digressioni latine di Gonzalo Rubalcaba e a quelle post-boppistiche di Chris Potter. Irrinunciabile la grande festa gratuita di piazza dei Signori, fissata per sabato, che chiamerà dal Salento l’Orchestra Popolare «La Notte della Taranta».
Il prologo di Vicenza Jazz si terrà giovedì nell’auditorium Fonato di Thiene e coinvolgerà l’ex «enfant prodige» del sax Francesco Cafiso in compagnia del piano di Mauro Schiavone.
Il teatro Olimpico sarà un luogo privilegiato per i concerti di punta del cartellone del festival. La magnifica sala del Palladio ospiterà cinque degli appuntamenti di prima serata con i big del cartellone, a partire dall’inaugurazione del festival, venerdì, con un doppio set che metterà faccia a faccia il pianista Uri Caine, in piano solo, e il trombettista Dave Douglas, in quintetto. All’Olimpico si tornerà martedì 16 maggio per il pianista cubano Gonzalo Rubalcaba che si esibirà in un recital che verrà ripreso per confluire nel suo primo dvd in
solo. Ancora giovedì 18 maggio, il teatro del Palladio ospiterà una serata di duetti d’autore: prima l’abbinamento della tromba di Enrico Rava con il pianoforte di Geri Allen, poi la performance della «strana coppia» formata dallo scrittore Stefano Benni e dal pianista Umberto Petrin. Sempre qui sarà fissata, sabato 20 e domenica 21, la chiusura di Vicenza Jazz affidata a una delle coppie più melodiche del jazz italiano: Danilo Rea e Gino Paoli. Altro luogo d’elezione sarà il teatro Comunale, sia la sua sala Grande che il Ridotto. Qui domenica si esibirà il Black Art Jazz Collective, lunedì il sassofonista Chris Potter in quartetto e venerdì 19 maggio il giovanissimo Jacob Collier. Il multistrumentista inglese Collier, vincitore di due Grammy, è diventato il pupillo di Quincy Jones scoperto per le sue performance video-musicali che gli sono valse milioni di visualizzazioni su YouTube.
Meriterà l’ampia capienza della sala Grande del Comunale il concerto di mercoledì 17 maggio con la cantante Dee Dee Bridgewater.
Parallelamente al festival in teatro si muoveranno i concerti del Jazz Cafè Trivellato allestito al Bar Borsa sotto la Basilica Palladiana con una programmazione che punta sull’avanguardia. Tra i concerti “off” da non perdere il solo del chitarrista Marc Ribot (14 maggio, salone della Basilica Palladiana) e il quintetto del trombettista Luca Aquino (19 maggio, palazzo Chiericati).