Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Appalto falsato, a processo il presidente del Coni Bardelle
VERONA Ieri il giudice Raffaele Ferraro ha rinviato a giudizio cinque imputati con l’accusa di aver «falsato», o alterato, l’esito di una gara d’appalto da oltre 22 milioni di euro. Al processo, inizio fissato per l’11 luglio, dovranno rispondere Gianfranco Bardelle (foto), presidente del Coni regionale, e altri tra imprenditori e funzionari. La vicenda verte sull’aggiudicazione del bando 22 milioni 770 mila euro per l’affidamento in concessione del servizio di gestione trentennale delle piscine a Legnago. Viene indagato Bardelle chiamato in causa dal pm Sachar come amministratore unico di Padova Nuoto, la srl a cui è stata poi assegnata la gara da quasi 23 milioni di euro con la determinazione datata nel 2011 e firmata da Alfonso Cavaliere, funzionario comunale a cui l’accusa contesta l’abuso d’ufficio. Rinviati a giudizio anche Daniela Bardelle, Roberto Danieli e Roberto Schiavo.
Prosciolti Alessandro Ballarin e Paolo Pascoli. Punto focale sarà inoltre il presunto reato di truffa, ipotizzato per la cessione da parte di Padova Nuoto del «ramo d’azienda organizzato quale impianto sportivo al fine di esercitare attività natatoria» alla Legnago Nuoto srl, nel 2011. Per gli inquirenti, infatti, la fidejussione sarebbe materialmente falsa in quanto mai rilasciata. Le difese hanno sollecitato il «non luogo a procedere», ma per cinque imputati è scattato il rinvio a giudizio.