Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Frigo saccheggiato, il quartiere si mobilita
Svaligiato l’accampamento del gruppo di Parma: «Solidarietà commovente»
Un arresto Manette per resistenza a un ragazzo (non alpino) dopo una lite in strada di notte
TREVISO «Come rubare in chiesa», commentavano scandalizzati i vicini, lì in via Montello. Perché saccheggiare il frigo degli alpini accampati, portare via il cibo alle penne nere appena arrivate in città per l’Adunata, è peggio di un sacrilegio. E tanta era la vergogna per un furto così vile che una signora del vicinato si è presenta alla tenda con una busta contenente del denaro, e una famiglia è arrivata con vino, pane e affettati. È il quartiere a muoversi per dimostrare agli alpini che sono i benvenuti a Treviso e che quella razzia ha tradito tutti, non solo gli ospiti venuti da lontano.
L’episodio risale a mercoledì sera. Nel parcheggio di un supermercato si sono sistemati sette amici della sezione di Parma, carichi di entusiasmo e vettovaglie. Alle 19 sono usciti per fare una passeggiata in centro e al loro ritorno, prima delle 22, hanno trovato il frigorifero saccheggiato. «Ci hanno portato via 12 salami di felino, 10 pezzi di parmigiano, una coppa di Parma e uno speck – spiegano -. E anche l’affettatrice». Arrabbiati? Molto, si capisce; increduli soprattutto. «Ma quando la notizia si è diffusa è stato davvero bello vedere la reazione delle persone – raccontano -. Una signora è venuta da noi in lacrime, tanto era dispiaciuta, ci ha dato dei soldi, mentre altri vicini si sono offerti di portarci qualcosa da mangiare e da bere». Ed è questa la Treviso che riconoscono e che portano con loro, alla quale hanno lasciato il loro piccolo regalo: hanno sistemato il muretto del parcheggio, disastrato e a pezzi. Un analogo furto è stato segnalato anche in un accampamento di San Liberale.
L’Adunata non è iniziata bene neppure per un ventiseienne trevigiano (non un alpino) che, mercoledì intorno a mezzanotte, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Una lite fra la compagnia di giovani e alcuni passanti è degenerata in grida furiose e il lancio di un bidoncino della raccolta differenziata. Solo che ci sono posti sbagliati e posti ancora più sbagliati per esagerare con l’alcol e dare in escandescenze. E il più sbagliato è davanti alla caserma dei carabinieri in via Inferiore. Dai piani superiori hanno prima tentato di farlo allontanare con le buone ma poi i militari sono dovuti intervenire. Il ragazzo si è opposto e per lui le manette sono state inevitabili.