Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Nel Nordest distretti al top, fatturati alle stelle Export, il Veneto batte Lombardia e Germania
Monitor, i dati del quarto trimestre 2016. Costa: imprese più internazionali e dimensionate
PADOVA Nel distretto si sta meglio, con ottimi fatturati ed export alle stelle. Soprattutto se il distretto è in Veneto, dove gli agglomerati di imprese territoriali, specializzate e integrate se la passano meglio che in Lombardia. E poi i distretti sono protagonisti di una profonda trasformazione. «Un tempo erano chiusi, monoculturali e dominati dalla piccola impresa. Oggi si sono aperti, estesi internazionalmente e ibridati accompagnando così lo sviluppo internazionale delle filiere e la crescita dimensionale delle imprese» Questo secondo il consigliere di Intesa San Paolo Giovanni Costa, ieri mattina alla presentazione dei Monitor dei distretti industriali triveneti al quarto trimestre 2016, elaborato dalla direzione studi e ricerche di Intesa San Paolo. L’analisi ha riguardato i bilanci di 15mila aziende di 149 distretti a livello nazionale; nello specifico, ha preso in considerazione 2.781 imprese trivenete di 36 distretti. Queste ultime fatturano 46,9 miliardi di euro (su 550 in Italia). Per il Triveneto, sono stati monitorati 8 distretti del sistema moda, 12 della casa, 3 della metalmeccanica e 11 dell’agroalimentare. A livello nazionale sono stati superati i livelli pre-crisi. Tra 2008 e 2015 il fatturato è cresciuto del 3,5%, contro un calo del 2,5% delle aree non distrettuali. Per i distretti veneti si arriva a quota 7,6% e per quelli del Trentino Alto Adige a 4,9%. Solo quelli del Friuli Venezia Giulia sono in rosso per l’8,7%. Ma è l’export che risalta di più. E qui le valutazioni riguardano il 2016, anno in cui i distretti triveneti hanno toccato un nuovo record: 27,3 miliardi, con una crescita dello 0,8% che si cumula con quella del 2015 (+6,2%). In particolare, l’export dei veneti ha registrato un +0,9% (221,6 milioni di euro in più rispetto al 2015). Meglio dei tedeschi. E poi, con 24 miliardi, i distretti veneti hanno superato i lombardi (22). Per Costa, però, c’è un rischio. I grandi gruppi internazionali investono nel Triveneto raccogliendo capitale in loco. Il rischio è che le aziende si specializzino «solo nella parte di manifattura della filiera rinunciando ai ruoli più strategici che vengono lasciati ad altri». Infine, Renzo Simonato, direttore regionale Nord Est di Intesa San Paolo, ha reso noto che la direzione ha registrato un aumento delle attività finanziarie per 2,8 miliardi nel 2016, in crescita del 6,8%, e nuove erogazioni per 4,5 miliardi.
Costa Oggi si sono ibridati accompagn ando lo sviluppo delle filiere