Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Zatta: «E ora ripartire dalla fine»
Benetton, il numero uno fa il punto: «Stagione chiusa in crescendo con i frutti del lavoro di Crowley. Per noi era l’anno zero e da qui dobbiamo migliorare»
TREVISO Un decimo posto da cui ripartire per tornare protagonisti. È calato il sipario sulla stagione ma in casa Benetton Treviso è già tempo d pensare al futuro. Il buon finale di stagione dei Leoni sembra essere la base di partenza ideale per sperare in una stagione con più soddisfazioni, più vittorie e soprattutto meno infortuni. Il ds Antonio Pavanello, con il coach Kieran Crowley e il presidente Amerino Zatta sta infatti allestendo una squadra per tornare a essere protagonisti, in Pro12 e magari anche in Champions Cup, come spiega proprio il numero uno biancoverde.
Presidente, la stagione si è chiusa nel migliore dei modi: lei è soddisfatto?
«Soddisfatto non è proprio l’aggettivo che utilizzerei per definire questa stagione. Certo, alla luce di tutto quello che è successo, possiamo dire che questo finale ci può lasciare un certo ottimismo in vista dell’anno prossimo».
Contro le Zebre però si è visto un Benetton più maturo e determinato…
«Stiamo raccogliendo i frutti del lavoro svolto. L’arrivo di coach Crowley e del suo staff rappresentava l’anno zero per il nostro lavoro. Era normale che all’inizio ci fossero delle difficoltà a mettere in piedi una squadra performante, poi il gruppo ha assunto una sua identità e certi risultati ci hanno soddisfatto dal punto di vista del gioco. Ma l’obiettivo era trovare equilibrio e siamo riusciti a creare un buon gruppo di lavoro. Siamo arrivati a fine stagione consapevoli della nostra forza, la partita con le Zebre lo ha dimostrato».
Si può considerare questo decimo posto come un punto di partenza per la prossima stagione?
«Sicuramente sì, il prossimo anno non partiamo da zero, ma da uno staff consolidato e quindi la base di conoscenze c’è già. Questo finale di stagione ci deve servire proprio come punto di ripartenza, per provare a conseguire risultati più importanti e un tipo di classifica diverso».
Un’altra nota di merito per questa stagione è la convocazione di 15 Leoni nella nuova Nazionale. Vuol dire che il lavoro nel Pro12 sta migliorando i nostri ragazzi?
«Direi di sì, soprattutto i ragazzi giovani, ci gratifica la loro convocazione in Nazionale. Una soddisfazione per il Benetton ma anche per loro stessi: è la conferma che il lavoro fatto in Benetton è quello giusto, quindi dovranno ribadire quanto di positivo hanno fatto vedere. Senza dimenticare che ci sono anche altri ragazzi che non sono riusciti a mettersi in mostra per i tanti infortuni che hanno patito nel corso della stagione».
A proposito di infortuni, vi lasciate alla spalle una stagione dannata…
«Abbiamo avuto un numero d’infortuni sopra la media: penso a Zanni, Hayward o Morisi soltanto per citare quelli più gravi. È stata una stagione molto travagliata sotto l’aspetto delle performance fisiche. Anche qui dovremo fare delle valutazioni e, al di là della sfortuna, mi attendo alcuni miglioramenti».
Con quali obiettivi state costruendo il Benetton per la propssima Champions?
«La Champions ci gratifica, vuol dire che siamo fra le migliori venti squadre europee, ma il nostro primo obiettivo è essere competitivi in Pro12. Sarà un onore per noi partecipare alla Champions dove ci sono squadroni importanti e chissà che anche lì non ci siano delle sorprese. Mercato? Non abbiamo ancora finito di ufficializzare i nuovi, quindi ci sarà ancora qualche novità più alcune conferme».