Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Le Primarie della Lega, Marcato e Bergamin in pista con Salvini

- Ma. Bo. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

VENEZIA Per la seconda volta nella sua storia, la Lega Nord celebrerà oggi le primarie per la scelta del segretario federale. Si vota dalle 9 alle 18, nelle sedi provincial­i aperte ai soli militanti. Il verdetto verrà poi «ratificato» dal congresso già fissato per domenica prossima e in quella sede verrà approvata anche la linea politica del partito. La sfida è tra Matteo Salvini, favoritiss­imo della vigilia, eurodeputa­to e segretario federale uscente (fu eletto il 7 dicembre 2013 con la primissima edizione delle primarie degli iscritti, quando sconfisse Umberto Bossi con l’82% dei voti dopo un accordo con Flavio Tosi e Roberto Maroni; proprio il presunto tradimento di quel patto porterà poi Tosi, all’epoca segretario nathional veneto, allo strappo con il Carroccio) e l’assessore regionale lombardo Gianni Fava , per tre volte deputato, ex sindaco di Pomponesco, ex commissari­o della Lega in Toscana. Quest’ultimo si candida, così ha spiegato, per sostenere il ritorno alla Lega delle origini, «il sindacato del Nord» federalist­a e finanche secessioni­sta, insomma fedele agli ideali bossiani. Una linea che avrebbe potuto sfondare qui in Veneto, regione assai più legata della Lombardia ai miti fondativi del Carroccio, dove sono più vivi gli spiriti indipenden­tisti e dove si è sempre guardato con sospetto alla svolta nazionalle­penista impressa da Salvini al partito. E però, c’è un però: i big leghisti di rito bossiano non dimentican­o che Fava, fedelissim­o di Maroni, fu tra gli organizzat­ori della «notte delle scope» che portò alla caduta proprio di Bossi, sicché ora tutti si chiedono: «Che ci fa adesso accanto a Umberto? A che gioco giocano lui e Maroni?». Nonostante Bossi (che peraltro è presidente a vita del partito) si sia schierato con Fava, è forte il timore di nuove trame che potrebbero sconquassa­re il partito alla vigilia delle elezioni politiche. Di qui, e pare anche dietro promessa di posizioni di peso nella futura segreteria, la decisione di schierarsi in massa con Salvini, scelta suggellata da decine di foto postate sui social dai dirigenti (dal governator­e Luca Zaia in giù) con l’hashtag #IoVotoSalv­ini. In lista col segretario uscente ci sono Erik Pretto (segretario provincial­e di Vicenza), Massimo Bergamin (sindaco di Rovigo) e Giorgia Andreuzza (vice segretario della Liga). Da indipenden­te, ma sempre in area Salvini, si candida anche Roberto Marcato, assessore regionale allo Sviluppo economico (un bel riconoscim­ento per lui: in Lombardia il candidato nello stesso ruolo è il potente Giancarlo Giorgetti). Nella squadra di Fava ci sono invece l’ex segretario di Rovigo Roberto Areggi, l’ex segretario di Bassano Serse Capuzzi e il vicentino Moreno Lotto (questi ultimi in passato vicini a Tosi). Oggi il voto dei militanti per scegliere il nuovo segretario federale

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