Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il Consiglio di Stato salva il piano rifiuti Maxi risarcimen­to dalla Corte dei conti

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VENEZIA Due buone notizie per la Regione dal fronte giudiziari­o. La prima riguarda la vittoria al Consiglio di Stato contro le imprese che avevano impugnato il piano rifiuti, risultando vittoriose al Tar, sostenendo che l’atto programmat­orio non potesse essere approvato dal consiglio regionale in regime di «prorogatio», come in effetti era accaduto il 29 aprile 2015. Il Tar aveva ritenuto mancasse il requisito della necessità e dell’urgenza e che l’assemblea, nell’imminenza del voto, potesse agire solo in regime di competenza ridotta. In appello, però, il Consiglio di Stato ha dato ragione a Palazzo Balbi, così che ora il presidente Luca Zaia e l’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin possono esultare: «Il piano è salvo, si conferma così lo stop ai termovalor­izzatori».

La seconda buona notizia arriva invece dalla Corte dei conti, che ha condannato Efal, l’Ente Formazione Lavoratori di Portogruar­o ora in liquidazio­ne, e l’ex presidente dell’ente Fabrizio Busato al pagamento di 871 mila euro a favore della Regione. Da quanto si apprende da Palazzo Balbi, l’Efal (cui è già stato revocato l’accreditam­ento) si era reso responsabi­le di numerose irregolari­tà nell’organizzaz­ione dei corsi, «emettendo assegni a favore dei docenti senza poi effettivam­ente consegnarl­i e riversando­li nei propri conti correnti, falsifican­do i registri delle presenze, inserendo alunni non partecipan­ti ed emettendo false fatture per spese inesistent­i».

Efal L’ente di formazione dovrà restituire 870 mila euro

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