Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ballerine di lap dance e baristi in nero: chiuso club Il titolare: abusivi? No, soci
SAN FIOR Ballerine di lap dance e baristi senza contratto di lavoro. Il «Nucleo Ispettorato Tutela del Lavoro» dei carabinieri fa chiudere l’Alibi, il club privato di via Nazionale a San Fior. Ma il presidente non ci sta ed è pronto a fare ricorso: «Non sono dipendenti, ma socie volontarie senza stipendio. Siamo un’associazione culturale non un night».
Il blitz dei carabinieri è scattato nella notte tra sabato e domenica, quando il locale era affollato di clienti. Sul palco era in corso l’esibizione della pornostar Marika Vitale. I militari hanno fermato la musica e proceduto con i controlli dei dipendenti, controlli da cui sono risultate in servizio 17 persone, 14 delle quali con mansioni di intrattenimento e somministrazione di bevande, sprovviste di contratto di lavoro. Lavoratori in nero, in pratica. Tra loro una decina di ballerine di lap dance, alcuni baristi e un addetto alla sicurezza. Viste le irregolarità, il «Nil» ha disposto una sanzione da 42 mila euro e ordinato la chiusura temporanea del club: «È stato emesso un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale (con relativa sanzione pecuniaria) – spiegano in una nota i carabinieri -, che viene adottato quando, a conclusione dell’accesso ispettivo, viene accertato l’impiego di lavoratori dipendenti completamente in nero in percentuale pari almeno al 20 per cento dell’intero organico occupato presso il luogo di lavoro. Risultano tuttora in corso ulteriori verifiche concernenti anche la materia della sicurezza sul lavoro».
Contestazioni alle quali, però, i vertici del club sono pronti a opporsi con un ricorso: «Quelli che hanno controllato non sono dipendenti – spiegano -. Le ballerine sono socie della nostra associazione culturale. Non siamo un locale ma un club privato e loro lavorano su base volontaria, senza stipendio. Siamo quindi pienamente in regola. Questa storia ci ha provocato dei danni, sabato sera il locale era pieno. Era in corso un evento importante e molti soci, vedendo i carabinieri, se ne sono andati».