Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Eredità contesa, picchia il cognato e lo rende sordo Parrucchiera a processo
NERVESA DELLA BATTAGLIA Una vera e propria faida familiare per questioni ereditarie, degenerata in una violentissima lite che è all’origine del deterioramento dei rapporti tra un cognato e una cognata. Rapporti compromessi al punto da indurre lui a denunciare lei, facendola finire a processo per lesioni, molestie e ingiurie.
Protagonisti della vicenda sono una parrucchiera di 60 anni e il fratello di suo marito, geometra e coetaneo. I due hanno le rispettive attività nella stessa palazzina, di proprietà del marito di lei e fratello di lui. Ma quella convivenza, dopo essere stata di totale accordo per anni, dalla fine del 2013 è diventata un incubo. Il motivo? Una grana ereditaria tra i due fratelli, in merito ad alcuni beni.
Tanto è bastato per far scattare, a detta del cognato, la vendetta della parrucchiera. Con sistemi al limite del grottesco. Primo atto: l’esposizione di manifesti giganti davanti allo studio del geometra. Cartelloni pubblicitari, raffiguranti tagli di capelli all’ultima moda, posizionati in modo così invadente da oscurare la vetrina dello studio del professionista. E poi gli insulti, perché pare che tra i parenti-antagonisti le scintille, data anche la convivenza forzata, s’innescassero spesso. «Porogramo», e ancora: «Ladro e mantenuto», fino ad arrivare a «rovina famiglie». Questi alcuni de gli epiteti con i quali la cognata avrebbe apostrofato la vittima. Fino al culmine dell’escalation di baruffe, quando all’inizio del 2014 tra i cognati ci sarebbe stato un confronto più acceso del solito e la donna sarebbe arrivata a sferrare al parente uno schiaffone dietro a un orecchio: «Tanto da provocare la quasi totale sordità» al malcapitato. Per questo il cognato l’aveva denunciata, più volte. E per questo la donna, assistita dall’avvocato Letizia Parpinel, è finita a processo. L’accusa di ingiurie, nel frattempo, è stata depenalizzata. Ma per le molestie e lo stalking, ieri in tribunale, è stata formalizzata la riunificazione in un unico processo che ripartirà a febbraio del prossimo anno.