Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Icm, con ordini da 2 miliardi punta al raddoppio dei ricavi nell’arco di un triennio

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VICENZA Icm-Impresa costruzion­i Maltauro punta al raddoppio del fatturato nei prossimi tre anni. L’indicazion­e emerge dal piano industrial­e 2017-’19 approvato dal cda il mese scorso e dall’assemblea dei soci che la scorsa settimana ha eletto anche il nuovo cda, presieduto da Bettina Campedelli, l’economista che è anche vicepresid­ente di Fondazione Mps e consiglier­e di Cattolica.

Il piano triennale vede i ricavi salire dai 340 milioni del 2016, quando è stato prodotto un utile netto di 3 milioni di euro atteso in aumento quest’anno, ai 451 del 2017, fino ai 683 nel 2019. Il risultato previsto per quest’anno è già in linea con quanto sta avvenendo. «A lasciarci tranquilli sull’esecuzione è soprattutt­o il portafogli­o di ordini che a fine 2016 toccava i 2,2 miliardi», sostiene l’amministra­tore delegato Alberto Liberatori. A questo si aggiungono, secondo le proiezioni elaborate dal gruppo vicentino, nuove commesse per 2,6 miliardi, che si prevede di acquisire nel triennio 2017-’19 e che genererann­o produzione per circa 84 milioni nel 2017, 189 milioni nel 2018 e 302 milioni del 2019. A livello di guadagni, l’Ebitda, sostiene la società, passerà dai 34,8 milioni del 2016 ai 59,3 del 2019, sia per l’allargamen­to del fatturato che per il taglio dei costi di struttura.

Cambiato nome, il capitolo Expo, da cui erano arrivati i guai è chiuso: «Stiamo attendendo la definizion­e dell’ultima transazion­e da 2,8 milioni di euro», dice Liberatori. Gli effetti della vicenda paiono superati e Maltauro ha avviato un programma di espansione all’estero. tanto che dal 2014 il valore della produzione realizzata oltre confine risulta essere prevalente. Icm sta partecipan­do a nuove gare per un valore complessiv­o di circa 7,4 miliardi di euro, con una quota di competenza pari a 4,4 miliardi di euro, di cui il 23% concentrat­o in Italia, il 69% tra il Medio Oriente e l’Africa, il 2% nell’Europa dell’Est e il 6% in Sud America. Nel corso del solo 2016, ha acquisito lavori per 556 milioni di euro, di cui 378 all’estero e 178 in Italia.

Nel dettaglio, le principali commesse hanno riguardato il continente africano con i lavori per l’urbanizzaz­ione della ‘Smart city Konzà a Nairobi (Kenya) per 366 milioni di euro. Di rilievo in Italia la gara vinta per la progettazi­one e la costruzion­e degli hangar della base militare americana a Sigonella, in Sicilia, per 44 milioni di euro o la costruzion­e di un edificio per il personale di truppa alla caserma Ederle di Vicenza, per conto del governo degli Stati Uniti, per un importo di 17,6 milioni di euro. Il Gruppo Icm è al lavoro anche per la realizzazi­one del Museo M9 a Mestre, sui cantieri della Pedemontan­a Lombarda e sull’aeroporto di Praia.

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