Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Posterivo, l’uomo dei sogni: «Ora l’Europa»

Pallanuoto femminile, parla il coach che ha consegnato a Padova il terzo scudetto

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PADOVA Il marchio su una vittoria straordina­ria. Terzo scudetto consecutiv­o su quattro finali disputate, stagione difficile ma allo stesso tempo da copertina, voglia di compiere l’ultimo passo. Quello determinan­te, che permettere­bbe alla Lantech Padova di salire sul tetto d’Europa.

Coach Stefano Posterivo, l’uomo dei miracoli della pallanuoto veneta, si gode l’ennesimo trionfo dopo la vittoria di sabato scorso in finale con l’Orizzonte Catania. Il suo Plebiscito sta diventando come la Juve nel calcio, l’asso pigliatutt­o che in Italia non ha rivali e che si sta avvicinand­o a bussare pure alle porte dell’Olimpo europeo. «Quella attuale – spiega l’allenatore della Lantech – è stato l’anno più difficile per noi. Per tanti motivi, abbiamo perso figure di riferiment­o importanti, come Francesco “Tuscia” Rinaldi (una sorta di fac totum della società scomparso improvvisa­mente all’età di 43 anni, ndr) e abbiamo avuto una serie di passaggi complicati da gestire. In archivio vanno le vittorie in Unipol Cup, in Coppa Italia e il terzo scudetto; resta quella spina europea che fa male. Prima con l’uscita di scena dalla Coppa dei Campioni senza aver perso con l’Olympiacos e poi con la sconfitta in finale di Coppa Len. Due passaggi, che avrebbero potuto creare contraccol­pi psicologic­i, li abbiamo superati bene».

Ed è il motivo per cui Posterivo, artefice di stagioni che hanno consegnato alla pallanuoto italiana una decisa pennellata di Veneto e di Padova, dovrebbe rimanere in sella anche l’anno prossimo, nonostante gli sia arrivata più di qualche telefonata, si dice pure da importanti club esteri. Lui che ha dovuto affrontare queste finali scudetto con un grandissim­o dolore per la scomparsa della madre, proprio poco prima delle final six. «Per quanto mi riguarda — spiega — l’intenzione è restare a Padova. Ho un obiettivo scolpito in testa e si chiama Europa. Voglio arrivarci, penso che ci siano le potenziali­tà per farlo. Credo che lo abbiano capito anche le ragazze». Posterivo ha sposato nell’estate del 2015 Elisa Agosta, portiere conosciuta a Bologna e che per un anno è scesa in vasca con la cuffia del Plebiscito: «E’ stata una situazione che nello sport si verifica con più frequenza di quanto si immagini — sorride il coach — in un certo senso sarebbe stato meglio non mischiare amore e lavoro, ma è successo e siamo riusciti a gestire tutto, non senza difficoltà. A Bologna, all’inizio, è stato complesso. Poi ci siamo spostati a Padova il primo anno ma i problemi maggiori ormai erano già alle spalle».

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Pallanuoto Time out di Posterivo con la sua Lantech

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