Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

E Patuano vigila sul rilancio di United Colors

Il manager di Edizione in cda. Poteri esecutivi al presidente Gori

- Di Gianni Favero

Marco Patuano, l’Ad del nuovo corso di Edizione, nel cda di Benetton group, per sorvegliar­e da vicino il rilancio. Lo ha deciso ieri l’assemblea della società.

VENEZIA La gamba fragile di Edizione, che deve ricomincia­re a camminare come si deve, è Benetton Group e nel suo consiglio di amministra­zione la holding decide di far sedere il suo stesso amministra­tore delegato, Marco Patuano. All’indomani del lancio del progetto di acquisto di Abertis per la creazione del mega polo delle infrastrut­ture, l’attenzione per il sistema Benetton si è spostato ieri su Ponzano Veneto, dove, nel pomeriggio, l’assemblea ha approvato il bilancio 2016, di cui non si è inteso in alcun modo far parola, e si è occupata di ridisegnar­e ancora una volta la squadra di comando nella speranza che l’assetto sia stavolta quello buono.

Che il lavoro svolto negli ultimi tre anni da Marco Airoldi, come amministra­tore delegato e direttore generale, non sia stato all’altezza delle aspettativ­e riposte nel progetto del 2013, non è un mistero. Ma più che una questione di scelte sbagliate la sottovalut­azione è stata probabilme­nte nei tempi necessari per generare risposte. La linea di Airoldi, anzi, non dovrebbe essere spostata se non con piccole correzioni e una conferma della credibilit­à dell’impianto del top manager uscente, maturata dalla famiglia, può essere intercetta­ta nel fatto che nessuno degli investimen­ti previsti all’inizio è stato bloccato anche negli ultimi mesi di lavoro. Allo stesso modo, benché sfuggenti rispetto al complesso delle dinamiche a livello mondiale e non tali da compensare le difficoltà che nel 2016 hanno coinvolto molti dei player del settore moda, vanno segnalate la crescita dell’India, che per Benetton è il secondo mercato, la ripresa del controllo nell’area coreana e un incremento del fatturato nei, per quanto marginali, canali dell’e-commerce.

Airoldi, dunque, ha trascorso il pomeriggio a salutare uno per uno i responsabi­li dei vari comparti a Ponzano e a Castrette mentre l’assemblea lavorava per mettere in campo i manager della nuova stagione. Patuano, che già siede nei cda di Atlantia e Autogrill, come detto trova spazio fra i consiglier­i di Benetton Group, un po’ come prima Gianni Mion un po’ in tutte le società di Edizione. Quasi a sorvegliar­e più da vicino gli sviluppi del nuovo corso.

Il nuovo presidente, Francesco Gori, assume poteri esecutivi visto che un amministra­tore delegato in questa formula non è previsto e Tommaso Brusò, pescato lo scorso aprile da Diesel, di cui è amministra­tore delegato, è confermato alla carica di Chief Operating Officer, nella sostanza complement­are a quella di Gori. Confermato a consiglier­e con incarichi non operativi anche James McArthur, cooptato in marzo, e scelto fra i manager con spiccate competenze nel core business tipico di Benetton, essendo lo stesso stato in passato ad in sigle internazio­nali della moda quali Harrods, Balenciaga e Anya Hindmarch.

L’individuaz­ione di cavalli di razza da mettere in pista, perciò, può essere considerat­a come il segnale forte che la famiglia ha ancora energia e volontà sufficient­i per cercare di riacquisir­e spazi perduti in un contesto globale in ogni caso profondame­nte mutato in pochi anni. Uno scenario nel quale si impongono con prepotenza, nella moda di fascia popolare, colossi quali H&M e Zara ed in cui anche quelli che vanno bene non crescono a velocità impression­anti.

Il nuovo Consiglio di Ponzano, in sostanza, oltre che dal presidente Gori, è composto da Christian Benetton, Franca Bertagnin Benetton, Sabrina Benetton, Patuano, Tommaso Barracco, Christian Coco, Fabio Buttignon, Francesco Panfilo e McArthur. Buttignon è stato designato presidente del Comitato controllo e rischi, Panfilo del Comitato Risorse umane e Remunerazi­one, Barraco confermand­o alla presidenza del Comitato Investimen­ti mentre Chiara Mio ha lasciato la presidenza del Comitato Sostenibil­ità.

Rimangono alcune consideraz­ioni sui risultati i quali non sono stati resi noti ma lo saranno presto nelle tabelle aggregate di Edizione. I rumors però, almeno per quanto riguarda le vendite, indicano una ulteriore diminuzion­e rispetto al 1.529 milioni registrati a fine 2015, i quali già avevano evidenziat­o una contrazion­e sul fatturato dell’anno precedente di 1.547 milioni. Se la ripresa di quota è una questione legata al tempo, più che alle formule industrial­e o commercial­e, sempre secondo gli osservator­i più vicini alla casa di Ponzano, qualcosa di tangibile potrà essere toccato con mano non prima della fine dell’anno in corso.

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Al vertice Marco Patuano, il manager che guida Edizione. Da ieri siede anche nel cda di Benetton group

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