Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Adunata record, l’ultimo lascito Trentanove tonnellate di rifiuti
Contarina: sei volte il normale. E gli autobus tornano ai percorsi tradizionali
TREVISO Trevigiani e alpini hanno bevuto e mangiato a livelli davvero estremi, durante l’adunata - lo dicono le immagini della tre giorni di festa e lo dicono i bilanci di bar e ristoranti. L’altro lato della medaglia è, di conseguenza, l’enorme quantità di rifiuti che Contarina ha raccolto: «La contabilità non è ancora completa, ma posso dire che rispetto a un periodo giovedì-domenica normale, abbiamo raccolto un quantitativo di rifiuti moltiplicato per sei – spiega il direttore Michele Rasera – e potremmo arrivare anche a qualcosa di più». Trentanove tonnellate: a tanto ammonta la somma di umido, vetro, plastica, carta e secco.
La proporzione con le vendite nei locali trevigiani risulta perfettamente: molti baristi del centro storico hanno infatti spiegato che nel week end alpino hanno incassato quello che di solito incassano in un mese, circa sei volte tanto un fine settimana normale. Ha vinto la birra, più venduta del vino, ma anche il Prosecco si è giocato una buona fetta di mercato.
Il lavoro straordinario di Contarina non è stato solo questo: gli operatori erano in servizio dalle 2 alle 6 con le spazzatrici, «ma sabato notte la gente era in giro fino alle 4, così abbiamo avuto solo due ore per rendere la città pulita e pronta per la sfilata conclusiva della domenica». E la città era un gioiello ogni mattina.
Se verrà raggiunta la quota del 75% di rifiuto differenziato si saprà solo a conti fatti, ma il presidente Franco Zanata è positivo: «Il materiale è di qualità, la suddivisione è stata fatta e anche gli alpini ci hanno dato una mano, sia nella gestione quotidiana, in città e ai punti di raccolta, sia negli accampamenti». Tuttavia, in questa spinta ecologica dell’adunata, uno strano dato emerge e per Rasera è quasi paradossale: «Forse i visitatori avevano paura della differenziata. Dove c’erano i cestini pubblici vicino ai nostri contenitori, preferivano buttare tutto indistintamente, invece di suddividere nei quattro bidoncini. Ma tutto sommato sembra che il rifiuto sia abbastanza selezionato, è solo carta e plastica. Riusciremo a ottenere un buon risultato». Mancano solo alcuni cestini in periferia, e poi Contarina avrà completato la sua opera sul territorio.
Mentre ieri ancora si pulivano le ultime piazze della festa, con oggi la città torna definitivamente alla normalità dentro le mura.
Entro questa sera anche alcuni degli autobus Mom che erano stati deviati, dopo la chiusura delle piazze per l’allestimento degli stand, potranno rientrare dentro le mura e tornare sui percorsi tradizionali (da domani la normalità sarà completamente ripristinata). Il servizio svolto dall’azienda di trasporto pubblico provinciale ha ricevuto apprezzamenti da tutti: ha scarrozzato in città 340 mila persone in un week end, e questo considerando solo il trasporto urbano e la navetta circolare. «Per la prima volta in quarant’anni di lavoro in questo settore abbiamo sentito solo elogi, e bisogna ringraziare gli autisti che ci hanno messo l’anima, guidando fino a oltre le 2 della notte – dice il presidente Giacomo Colladon -. Abbiamo dimostrato un servizio eccellente e l’organizzazione di tutti i soggetti coinvolti ha funzionato. Anzi, riusciremo a ripristinare il servizio con qualche ora di anticipo. Nei giorni del boom di arrivi abbiamo sopperito anche alle mancanze delle stazioni ferroviarie, trasportando i passeggeri rimasti a terra in carenza di treni». Ma Colladon vuole dividere il risultato con tutti gli enti e le società pubbliche impegnate nell’Adunata del Piave: «I trevigiani in questa occasione eccezionale hanno dato prova di ottima qualità del servizio».
L’adunata dei record, con più di mezzo milione di visitatori, ha lasciato un segno profondo, sia nell’indotto per le aziende sia nell’organizzazione della città.