Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Problemi tecnici Il Cup ko da ieri
BELLUNO L’unità trasfusionale dell’Usl «Dolomiti» batte tutti sul tempo: è la prima in Veneto ad aver superato la visita ispettiva per il conferimento di plasma per la produzione industriale di farmaci. Il percorso dall’ambulatorio in cui viene prelevato il sangue alla somministrazione dei farmaci derivati dal plasma umano è gestito, a livello italiano, da una sola azienda farmaceutica. Per il conferimento, però, vanno rispettati determinati standard.
Intanto l’Usl «Dolomiti» informa l’utenza della sospensione temporanea delle attività del Centro unico prenotazioni (Cup): a causa di problemi tecnici, le linee telefoniche del call center hanno dovuto interrompere il servizio. Il problema sarà risolto al più presto.
I centri-prelievo di Belluno, Feltre, Pieve di Cadore e Agordo sono stati promossi e hanno bruciato sul tempo quelli delle altre aziende sanitarie venete. In provincia, i donatori di sangue attivi negli ultimi due anni sono stati 8.145 ovvero oltre 60 ogni mille abitanti, ben oltre lo standard di 42 indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Nel 2016 effettuate 13.447 donazioni che hanno consentito la produzione di 12.408 unità di globuli rossi (sacche di sangue), 13.322 unità di plasma, 675 concentrati di piastrine e 488 raccolte di gel piastrinici. Sono 1.894 i pazienti trasfusi negli ospedali bellunesi con 7.243 unità di globuli rossi. Il resto delle unità è stato trasfuso sulla base della programmazione nazionale tramite il Centro nazionale sangue (Cns) e regionale tramite il Coordinamento regionale per le attività trasfusionali (Crat) o a supporto in situazioni di urgenza createsi e non previste.
Sono state utilizzate 3.355 sacche in Veneto (2.983 unità a Padova, 317 a Verona, 40 a Mestre e 15 a Treviso) e 1.749 unità a Cagliari e Roma.
L’eccellenza L’Unità trasfusionale è la prima nel Veneto a poter conferire il plasma per produrre farmaci