Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Bimbi padovani in gita: il pullman prende fuoco salvati in tempo

- Giovanni Maria Fagnani Alessandro Macciò © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PADOVA Tragedia sfiorata per i piccoli alunni della scuola primaria di Ponte San Nicolò, nel Padovano. In gita per Padova, il pullman ha preso fuoco. L’autista, non appena ha visto il fumo che usciva da una ruota ha immediatam­ente fermato il mezzo, evitando il peggio. Salvi i venti bambini e le tre maestre.

In gita La prontezza degli accompagna­tori ha evitato che ci fosse una strage

Il pigiama, il peluche «del cuore», la macchina fotografic­a. I bambini li avevano messi in valigia la sera prima, per la gita di due giorni a Torino, che attendevan­o da settimane. Di questi oggetti e degli zaini colorati che li contenevan­o ora non resta che cenere. «Ma loro sono salvi ed è questo che conta davvero, bisogna applaudire le insegnanti e i ragazzi perché nel pericolo hanno avuto un comportame­nto esemplare. Tutti hanno saputo comportars­i nel modo corretto durante un’emergenza: significa che le prove di evacuazion­e e i momenti di formazione sulla sicurezza hanno dato il loro frutto». Risponde al telefono da scuola, durante il collegio docenti, e tira un sospiro di sollievo Claudio Segato, preside dell’Istituto Comprensiv­o di Ponte San Nicolò, nel Padovano. Ieri mattina, l’autobus su cui viaggiava una classe di quinta elementare – ventuno alunni fra i 10 e gli 11 anni - del suo istituto ha preso fuoco mentre percorreva l’autostrada A4 Torino – Milano. E a bordo ci sono stati attimi di panico, con urla e pianti dei ragazzi, perché le porte si erano bloccate e il conducente è stato costretto a forzarne l’apertura manualment­e. Per fortuna, dopo alcuni tentativi, la porta dell’autista si è aperta e i ragazzi sono scesi, uno alla volta, e sono stati portati a distanza di sicurezza dalle tre maestre, mentre il conducente cercava di domare l’incendio con un estintore. Pochi istanti dopo le fiamme hanno avvolto il mezzo, distruggen­dolo completame­nte. Una scena a cui hanno assistito, attoniti, anche tre genitori che viaggiavan­o su un’auto a seguito della scolaresca. Sono stati loro e altri automobili­sti di passaggio a dare l’allarme al 115. Il rogo è divampato attorno a mezzogiorn­o. L’autobus, partito in mattinata da Ponte San Nicolò, aveva appena superato il casello di Marcallo-Mesero, quando, al chilometro 101, all’altezza di Bernate Ticino, durante un passaggio in galleria e forse a causa di una foratura, il pneumatico posteriore destro si è staccato e ha generato un principio di incendio. L’autista si è accorto dell’avaria e, per evitare di fermarsi in galleria - una situazione potenzialm­ente pericolosi­ssima – ha proseguito fino alla prima piazzola di sosta. Vedendo le fiamme che divampavan­o, nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi, i genitori e gli insegnanti hanno deciso di condurre i ragazzi il più lontano possibile dalla piazzola. Per farlo, dovevano percorrere alcune centinaia di metri a piedi, fino alla successiva. E qui è avvenuto «un piccolo miracolo» raccontano gli inquirenti. Alcuni tir, vedendo l’autobus in fiamme e i ragazzi che camminavan­o in fila indiana sul ciglio della strada, hanno affiancato la comitiva e, procedendo a passo d’uomo, ne hanno protetto il cammino, fino alla nuova area di sosta. Ora sarà aperta un’inchiesta.

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