Tir lo tampona, bus sbalzato sopra il guard rail: 24 feriti

Mestre, il pullman sfonda il guardrail. Fermato l’uomo al volante: verifiche su un’arma

MESTRE Un camion ha tamponato il bus dei pendolari, vicino al ponte della Libertà, e il mezzo è stato sbalzato sul guard rail. L’autista Actv si era accorto dell’arrivo del tir da dietro, e ha avvisato i passeggeri: «Aggrappatevi forte». Poi ha mollato i freni per diminuire l’impatto. Evitato il peggio, 24 persone ferite portate all’ospedale.

VENEZIA «Ho preso sonno». Dall’espressione che aveva, oltre allo shock, si capiva che probabilmente aveva viaggiato tutta la notte senza mai dormire. Ieri, alle 4.25 del mattino, era quasi arrivato a destinazione, a Venezia, quando il suo camion ha tamponato un autobus Actv in via della Libertà, a Marghera. Il bus ha sfondato il guardrail centrale e si è «incagliato», sospeso e con la parte frontale sulla corsia opposta, per fortuna vuota. Il bilancio è di 24 feriti, 13 portati via in ambulanza e 11, leggermente contusi, accompagnati negli ospedali della zona con un pulmino dei vigili del fuoco.

Ad avere la peggio proprio il camionista, Massimo Poli, arrestato nel pomeriggio perché in cabina aveva una pistola con la matricola abrasa. L’uomo, 45enne di Casalmaggiore (Cremona), era alla guida di un furgone frigorifero. In un marsupio teneva una calibro 6,35 e 15 cartucce a palla uguali a quelle trovate nell’arma, sequestrata e affidata alla polizia scientifica. Gli investigatori stanno cercando di scoprirne la provenienza.

Ieri pomeriggio Poli, accusato di detenzione di arma clandestina, era ancora ricoverato e piantonato all’ospedale Dell’Angelo di Mestre. I medici lo hanno trattenuto in osservazione per un trauma toracico ma ha riportato anche una frattura al femore e un trauma al ginocchio. L’impatto con l’autobus è stato violento e gli agenti della Municipale lo hanno dedotto anche dal fatto che sull’asfalto non c’era alcun segno di frenata. Nonostante questo, nessuno ha avuto gravi conseguenze. Questo per la prontezza del dipendente di Actv, Lucio Niero, 55enne di Marcon, che si è accorto del sopraggiungere del camion poco prima di accostare per la fermata, all’altezza del Vega. «Ha dimostrato un comportamento professionale», ha detto Renato Boraso, assessore alla Mobilità di Venezia.

L’autobus, della linea 6, proveniva da Chirignago ed era diretto a Venezia. A bordo c’erano 23 persone, tra cui due donne in piedi. «Quando l’autista ha visto che il camion non accennava a rallentare ha avvisato i passeggeri e ha rilasciato i freni in modo da ridurre al minimo l’urto», hanno spiegato da Actv. Niero è riuscito solamente a dire «Adesso ci viene addosso» e a farsi sentire dai passeggeri che si sono seduti e si sono tenuti forte, evitando di finire a terra. «Con una grande prontezza di riflessi e la capacità di gestire una situazione critica e pericolosa, riducendo la forza dell’impatto, l’autista ha potuto evitare il peggio», dice Giovanni Seno, direttore generale del Gruppo AVM.

L’autobus è stato sbalzato di traverso sul guardrail e ha invaso parzialmente la carreggiata opposta, per poi fermarsi. Uno a uno i passeggeri sono scesi, aiutati dal conducente, e sono stati soccorsi dalle ambulanze, arrivate nei minuti successivi, come i mezzi dei vigili del fuoco e dei vigili. Sei, tra cui Niero, sono arrivati all’ospedale dell’Angelo in codice giallo, altri sono stati accompagnati nelle strutture di Mirano, Dolo e Venezia. Il camionista è stato liberato dai vigili del fuoco che hanno lavorato quasi fino alle 10 per la rimozione dei mezzi. Il tratto di strada è stato impercorribile per ore e il traffico ne ha risentito. La circolazione è stata deviata per il tempo necessario al soccorso, fino alla riapertura, intorno alle 9. Due vie sono rimaste bloccate a lungo. Le code cominciavano già da prima della Carbonifera. Questa mattina sono previsti dei lavori di sistemazione del guardrail da parte di Veneto Strade.