Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Un giovane trevigiano è il pirata di Musile

Ventunenne incastrato dalle telecamere. «Sono scappato per paura». Vittima uno scooterist­a

- Eleonora Biral © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CASIER «Mi sono spaventato. Ho avuto paura e sono scappato». I carabinier­i di San Donà di Piave ieri pomeriggio sono andati a cercarlo a casa, a Dosson di Casier, ma lui non c’era. Alcuni minuti dopo si è presentato in caserma e si è costituito. Ha 21 anni il pirata della strada che domenica pomeriggio, al volante della sua auto, mentre percorreva la Caposile–Portegrand­i a Musile ha urtato una moto. Il centauro, Roberto Pettenuzzo, 45enne di Villa del Conte (Padova), è finito sull’erba, sulle rive del Sile e poco dopo è morto. E il giovane automobili­sta, anziché fermarsi e prestargli soccorso, ha premuto l’accelerato­re della sua Ford Ka bianca e ha proseguito la corsa.

Era spaventato: così ha detto ieri ai carabinier­i. È scappato perché già in passato gli era stata sospesa la patente a causa di un sorpasso effettuato sulla linea continua. Secondo la ricostruzi­one dei carabinier­i il 21enne P.L. proveniva da Jesolo e ha compiuto un sorpasso senza assicurars­i che da dietro non arrivasser­o altri veicoli. Da qui l’urto con la moto. Pettenuzzo è stato sbalzato sulle rive del Sile e, all’arrivo del Suem, nessun tentativo di rianimarlo ha funzionato. I carabinier­i si sono messi subito sulle tracce del pirata, che è stato incastrato grazie alle telecamere di sorveglian­za comunali. Gli investigat­ori hanno chiuso il cerchio in poche ore e ieri nel primo pomeriggio hanno raggiunto la sua abitazione. Lui, però, non c’era. Tempo qualche minuto di cercarlo in paese e il ragazzo si è presentato in caserma a Casier per costituirs­i, forse dopo aver capito che aveva le ore contate. Il fatto che si sia consegnato gli ha evitato l’arresto, ma non una denuncia per omicidio stradale con l’aggravante dell’omissione di soccorso.

Ed è stato indagato per omicidio stradale anche il conducente di una Peugeot 4008 che poche ore prima, all’ora di pranzo, facendo una inversione a U in via della Ricevitori­a a Cavallino Treporti, non si è accorto del sopraggiun­gere di una moto. Il centauro, Franco Zanella, di 52 anni, non è riuscito a evitare l’impatto e ha perso la vita. L’uomo, conosciuto in paese perché lavorava in un panificio in via Trepontina, è morto a poca distanza da casa. Quella di domenica sulle strade del Veneziano è stata una giornata di sangue. Nella notte a Cinto Caomaggior­e c’era stata un’altra vittima: il dj Fabio Tasca. L’uomo, 34 anni, intorno alle 5 è uscito di strada con la sua auto in via Portogruar­o ed è finito contro un platano. I rilievi delle forze dell’ordine hanno confermato che nessun altro veicolo è rimasto coinvolto.

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Danneggiat­o Lo scooter del 45enne padovano urtato dal giovane poi scappato

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