Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Dalla Cina a Feltre, la Clivet inaugura una nuova produzione
Midea porta le pompe di calore nel Bellunese e insegna inglese e cinese, gratis, agli operai
FELTRE Delocalizzazione ma al contrario, dalla Cina verso Feltre. E così la pompa calore che prima veniva prodotta in Cina sarà realizzata dagli operai di Villapaiera. L’accordo MideaClivet è sì una delocalizzazione ma segue una traiettoria contraria rispetto a buona parte dei trasferimenti di produzione che coinvolgono le aziende italiane. Lo stabilimento feltrino produrrà la pompa calore «Aqua», studiata per l’uso residenziale.
Ieri l’inaugurazione della nuova linea produttiva. Esulta Stefano Bellò, figlio del fondatore Bruno e direttore generale di Clivet: «Celebriamo l’avvio concreto dell’alleanza – commenta –. I pilastri della strategia Midea-Clivet sono due: sviluppo del prodotto, con cui combatteremo ad armi pari con i nostri concorrenti internazionali e la centralità di Clivet nella strategia europea di Midea». Il colosso cinese ha acquisito l’azienda feltrina per avere un solido avamposto in Europa (a Villapaiera si producono già condizionatori che rinfrescano i principali centri commerciali di diversi Paesi).
«È la mia prima esperienza di inaugurazione all’estero, questo è solo il primo passaggio di un progetto più grande che abbiamo per Clivet, la nostra base in Europa - spiega Eric Tian, presidente della divisione Commercial air conditioning di Midea –. La nuova linea potrà produrre 12 mila pezzi l’anno per turno. Questa capacità garantisce consegne puntuali e rafforza Clivet». La produzione sarà seguita da 6 operai che lavoreranno su un turno di 8 ore. Questo significa che in futuro la linea potrà moltiplicare la propria capacità produttiva senza investimenti aggiuntivi, basterà formare un’altra squadra per iniziare a lavorare su due turni, e un’altra ancora per raggiungere le 24 ore di produzione giornaliera e (teoricamente) i 36 mila pezzi annui.
Luca Martini, direttore delle operazioni di Clivet, non si sbilancia sui possibili risvolti occupazionali: «Un aumento del personale? Sicuramente non da subito, vedremo quale sarà la crescita della produzione nel tempo – dice – . Ci auguriamo di essere nelle condizioni di assumere ma per ora è prematuro fare proiezioni». I cinesi hanno puntato subito sulla qualità: «Sui dati progettuali sono stati intransigenti, specie su quelli che influiscono sul prodotto finito», spiega Martini.
«Sono molto soddisfatto della velocità con cui è stato sviluppato il progetto – commenta Carl Zhang, vice direttore generale di Clivet –. Abbiamo trovato in Clivet una squadra affiatata, che si sta integrando molto bene all’interno della famiglia Midea».La nuova linea produttiva è stata presentata di fronte a tutti i dipendenti, in tutto 480 persone, mentre altre 120 persone lavorano nelle filiali estere di Clivet (che nell’acquisizione da parte di Midea ha mantenuto il proprio marchio per difendere la posizione di mercato).
A luglio, le tute blu potrebbero radunarsi nuovamente per l’inaugurazione di un nuovo ciclo produttivo, legato a un altro prodotto Midea. Su una parete interna allo stabilimento, compaiono cartelli riportanti i tre mantra voluti da Midea: qualità, quantità, puntualità nelle consegne. Le scritte sono in italiano, in inglese e in cinese. Le tre lingue si mescolano, forse anche nei discorsi: in aprile sono partiti alcuni corsi gratuiti di lingua inglese e cinese per tutto il personale (alla prima lezione di cinese c’erano 189 persone). Il 2017, a Villapaiera, sarà l’anno delle grandi novità. Oltre alla seconda produzione di progettazione cinese, arriverà anche una nuova mensa, mentre l’azienda ha attivato un piano di welfare aziendale.