Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Raduno di quad, si allarga il fronte del no
Il Cai: «Iniziativa inaccettabile». Nuovo esposto degli ambientalisti
FALCADE Non si placa la guerra dei quad. Gli ambientalisti di Mountain Wilderness minacciano nuovi esposti, questa volta contro gli amministratori della Regione Veneto che hanno detto sì alle autorizzazioni dei sindaci. Il campo di battaglia si allargherebbe: giorni fa l’associazione ha reso noto di aver depositato un esposto-denuncia contro i sindaci di Falcade nel Bellunese e Moena in Trentino che hanno concesso i permessi per il raduno del 10 e 11 giugno in Val Biois.
«A quanto ci risulta – dice Luigi Casanova di Mountain Wilderness – i Comuni hanno rilasciato le autorizzazioni senza una valutazione di incidenza ambientale e la Regione avrebbe dovuto controllare che ci fossero tutti i documenti richiesti in questi casi. È grave. Ma c’è tutto il tempo per sospendere la manifestazione. Se non lo fanno i sindaci, lo faccia la Regione. Altrimenti si va avanti».
Gli ambientalisti, nel caso in cui i nulla osta non siano ritirati, saranno presenti al raduno. «Stiamo discutendo con la questura le modalità della nostra partecipazione – continua Casanova – ma non mancheremo. Non deve passare questo raduno. Se perdiamo a Falcade, perdiamo lungo tutto l’arco alpino». L’organizzatore, Moreno Tomaselli, la mette così: «Falcade è pronta ad accogliere gli ambientalisti con il caffè, le brioche e una fetta di salame. Non abbiamo nemici, e lo spirito che contraddistingue la manifestazione è quello dell’accoglienza». Tomaselli, giorni fa aveva dichiarato che non è vero che si tratta di una gara di quad, è un tour enogastronomico e culturale in quad, con diverse fermate nelle chiese locali e nelle malghe e una al museo Albino Luciani. L’anno scorso, la velocità media è stata di 20 km all’ora. L’età media dei partecipanti è attorno ai 50 anni».
Si oppongono alla manifestazione anche le associazioni alpinistiche dell’area dolomitica che esprimono la più netta contrarietà alla manifestazione: «Ciò che colpisce è il fatto che tutte le amministrazioni coinvolte abbiano rilasciato le autorizzazioni richieste. Una concordanza interregionale per consentire una iniziativa inaccettabile».