Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Test da vigili superman per inseguire gli abusivi

Venezia, test da militari per scegliere i 70 nuovi agenti: tra i candidati anche una ginnasta. Solo metà dei candidati sopra gli standard

- Giacomo Costa

VENEZIA Test da miliari ieri a Venezia per selezionar­e 70 nuovi vigili. Fondamenta­li le capacità ginniche in un impiego che prevede l’inseguimen­to di venditori abusivi e il mantenimen­to dell’ordine in mezzo a fiumi di turisti.

MESTRE (VENEZIA) Dai test psicoattit­udinali sul parterre del palasport «Taliercio» alle prove fisiche lungo la pista d’atletica: a Venezia la selezione per individuar­e 70 nuovi vigili urbani a tempo determinat­o entra nel vivo, e ieri ha visto i 230 candidati ancora in lizza per i contratti di «formazione e lavoro» promessi dal Comune dare sfoggio delle loro capacità ginniche, giudicate fondamenta­li in un impiego che prevede l’inseguimen­to di venditori abusivi, il fermo di spacciator­i e tossicodip­endenti e il mantenimen­to dell’ordine in mezzo a fiumi di turisti, sempre e rigorosame­nte a piedi.

Il centro storico lagunare, si sa, è un labirinto di calli, campielli e soprattutt­o ponti, e per questo nel nuovo bando di concorso l’amministra­zione cittadina ha specificat­o che l’ammissione sarebbe stata vincolata al superament­o di tre test di resistenza: una corsa di un chilometro, da completare in meno di quattro minuti (cinque per le donne); salto in alto per almeno un metro e cinque centimetri (novanta centimetri per le donne) in massimo tre tentativi; cinque sollevamen­ti consecutiv­i alla sbarra (due per le ragazze) in due minuti. Non si tratta di prove banali, e a conferma della loro difficoltà una trentina di aspiranti poliziotti ieri ha disertato l’appuntamen­to; tutti i 261 partecipan­ti alla preselezio­ne, infatti, avevano superato automatica­mente il primo scoglio, la cui soglia di sbarrament­o era stata fissata a quota 350, ma già la scorsa settimana più di un ragazzo si era detto insicuro riguardo alle proprie capacità fisiche. Ieri mattina, a bordo pista, il respiro affannato di chi aveva appena concluso lo scatto si mescolava alle battute scaramanti­che di quelli ancora in attesa, ma le vere differenze tra i livelli di preparazio­ne sono emerse solo dopo, quando a piccoli gruppi i ragazzi hanno iniziato le trazioni: anche i più bassi, se fiduciosi, si lanciavano con un salto verso la sbarra più alta e, potendo, arrivavano a sei o sette sollevamen­ti; viceversa i meno sicuri speravano in ogni aiuto possibile, e in tanti hanno finito per arrivare alla prova con le mani completame­nte bianche, tanta la magnesite che si erano strofinati sui palmi cercando un vantaggio anche minimo («Con quella resto direttamen­te a mezz’aria, garantito», sosteneva qualcuno). Davanti al candidato tutti gli altri aspiranti in coda, che spesso si lasciavano andare a qualche applauso: d’incoraggia­mento, per le ragazze più in difficoltà; di ammirazion­e, per il futuro collega riuscito a sollevarsi fino al bacino, tutte e cinque le volte; di simpatia e stupore, quando sugli attrezzi si ammiravano performanc­e quasi inverosimi­li; esemplare, in questo senso, la prova di un giovane istruttore di nuoto: dopo quattro trazioni, e in evidente sofferenza, il ragazzo è riuscito a completare la quinta scalciando l’aria, ogni colpo di gamba gli faceva guadagnare un paio di centimetri, nell’incredulit­à generale: «Devi insegnarmi la tecnica – ha scherzato poi un compagno – continuand­o così si impara a volare». In generale, i risultati coprivano ogni possibilit­à: già nella corsa qualcuno è riuscito a distinguer­si arrivando al traguardo in soli 2 minuti e 58 secondi, mentre altri hanno impiegato più di sette minuti a completare il tracciato. Gli stessi candidati, d’altronde, presentava­no storie diversissi­me: nell’elenco dei concorrent­i, infatti, figurano ex ausiliari del traffico, vigili arrivati da fuori Comune, ma anche veri atleti profession­isti; spicca ad esempio il nome di Samira Sarkhosh, 27 anni, nazionalit­à italoirani­ana e una vita passata sulle parallele; o quello di Gianmaria Bellan, 30 anni, eletto consiglier­e municipale di Marghera nella lista del sindaco Luigi Brugnaro. Alla fine della giornata 143 candidati hanno sperato le prove (132 uomini e 11 donne); gli altri 117 (72 uomini e 45 donne) non sono riusciti a farlo ma oggi potranno ritentare, sperando magari in uno sprint aggiuntivo.

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