Bimbo di 3 anni in lacrime calato dentro al cassonetto per rubare i vestiti usati

MOGLIANO Quando i residenti hanno sentito il pianto disperato si sono svegliati di soprassalto, realizzando in pochi istanti che l’orologio segnava le 3 di notte. Quei singhiozzi erano di un bimbo di non più di 3 anni, letteralmente issato dentro il cassonetto giallo della Caritas adibito alla raccolta di abiti usati. Un bambino in lacrime e terrorizzato, utilizzato come un oggetto per le sue ridotte dimensioni da un uomo e una donna, presumibilmente i genitori. Perché solo una taglia come la sua poteva passare per la fessura del basculante, razziare i capi di vestiario all’interno e passarli al presunto padre.

La scena ha impietrito i residenti di via Marignana, a Marocco di Mogliano, dove l’episodio si è verificato nella notte fra domenica e lunedì. L’illuminazione pubblica e la vicinanza alle abitazioni ha permesso di assistere chiaramente all’azione dei due individui. Tuttavia la paura ha avuto la meglio sulla rabbia. «Mio marito voleva scendere, l’ho bloccato – racconta una dei testimoni – ho temuto che quell’uomo potesse aggredirlo». Qualcuno ha chiamato i carabinieri, ma nel frattempo l’inquietante famiglia aveva terminato il suo lavoro, allontanandosi in fretta. E lo sconcerto ha lasciato subito il posto alla pietà, per quel bambino costretto in piena notte a calarsi in un cassonetto buio e lercio. (n.z.)