Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

«I killer di Isabella paghino 3,5 milioni»

Le richieste dei familiari della segretaria uccisa. Il fratello: «Ci rinuncio se dicono dov’è il corpo»

- Nicola Munaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

PADOVA Quasi tre milioni e mezzo di risarcimen­to. Da dividere e da pagare in tre, in parti uguali. È la richiesta arrivata ieri sul tavolo del giudice dell’udienza preliminar­e Tecla Cesaro, il gup al timone del processo per la morte di Isabella Noventa, la segretaria di Albignaseg­o uccisa la notte tra il 15 e il 16 gennaio 2016.

Chi dovrà pagare, se la richiesta verrà accolta, sono i tre che il pm Giorgio Falcone considera responsabi­li di quell’omicidio: l’ex fidanzato di Isabella, Freddy Sorgato; la sorella di Freddy, Debora, e l’amica dei due fratelli Sorgato, Manuela Cacco, tabaccaia di Camponogar­a, ex amante di Freddy. A loro, accusati di omicidio volontario premeditat­o, sottrazion­e e soppressio­ne di cadavere (il corpo non si trova più) oltre che stalking ai danni di Isabella e simulazion­e di reato (ma questi due reati sono contestati solo alla Cacco) è caduta addosso la richiesta dell’avvocato Gian Mario Balduin, legale di Paolo Noventa, il fratello di Isabella, che ha chiesto 3,3 milioni di euro e dell’avvocato Ernesto De Toni, parte civile per l’ex marito di Isabella, che ha invocato un risarcimen­to da 150 mila euro. In tutto fanno 3 milioni e 450 mila euro: una richiesta non da poco a cui però gli imputati – in aula c’erano solo Freddy e Debora – non hanno battuto ciglio. Anzi. «Si sono solo guardati, hanno sorriso come nulla fosse», ha raccontato a fine udienza Paolo Noventa ricordando che «del risarcimen­to non me ne faccio nulla: rinuncio volentieri se dicono dov’è il corpo. Invece non hanno nemmeno chiesto scusa».

E la freddezza, la premeditaz­ione del delitto, il coinvolgim­ento di tutti e tre, oltre che la pericolosi­tà sociale, sono le note suonate dagli avvocati di parte civile. Il più duro è stato De Toni, chiamandol­i «assassini», un termine che non era ancora risuonato nell’aula della Corte d’Assise, nemmeno durante la requisitor­ia con cui il pm era arrivato a chiedere l’ergastolo per i fratelli Sorgato e 16 anni e 8 mesi per Manuela Cacco, colei che aveva rotto il fronte del silenzio collaboran­do con gli inquirenti e dando una versione della notte dell’omicidio che la procura ha ritenuto credibile.

Proprio la Cacco è stata attaccata più volte dagli avvocati per la sua assenza di ieri: «Forse non le interessa sentire cos’ha da dire la famiglia di Isabella, a cui nemmeno ha mai chiesto scusa», sono state le parole dell’avvocato dell’ex marito. Che poi ha puntato la sua arringa sul ruolo di Freddy e sul suo doppiogioc­o: da una parte c’è una tale ossessione per Isabella da spingerlo, alla rottura del loro rapporto, a farla pedinare e, dopo l’omicidio, a far vestire Manuela con il giubbino dell’ex fidanzata per scoprire con chi avrebbe dovuto incontrars­i a Padova; dall’altra invece ecco un uomo che amava fare il corteggiat­ore: oltre a Isabella e Manuela, tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016 Freddy frequentav­a altre due donne (una di 37 anni e una di 60). E lui e la sua ossessione per Isabella, hanno continuato i due avvocati, erano diventati il motore di tutto. Senza il suo coordiname­nto, senza il tranello della pizza giocato a Isabella, Debora (descritta come “il capo” nelle intercetta­zioni) non avrebbe mai ucciso, e Manuela che soffiava su quell’ossessione sapendo che ci avrebbe guadagnato più di tutti - non si sarebbe convinta a partecipar­e alla messinscen­a della passeggiat­a nelle piazze di Padova.

L’ultimo capitolo, gli avvocati Balduin e De Toni l’hanno riservato al corpo di Isabella. Un corpo che non c’è più «perché è un corpo che parla. Non possono farlo ritrovare: farlo sparire era il loro primo obiettivo. Serviva a sostenere la tesi della fuga di Isabella. Solo dopo, solo quando sono stati scoperti, si sono inventati il gioco erotico, lo spavento di Freddy e il corpo che finisce nel Brenta. Ma era tutto raffazzona­to – hanno concluso i legali -. Anche le dichiarazi­oni di Freddy su come avesse buttato via il corpo di Isabella». E da martedì prossimo, tocca alle difese rompere il loro silenzio.

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