Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Il buco nero Zanussi scalda il primo confronto I 5 candidati: «Così rilanceremo Conegliano»
CONEGLIANO Come cambierà Conegliano nei prossimi cinque anni? Cosa sarà dell’area Zanussi, buco nero da riqualificare dietro la stazione ferroviaria? E quali sono i progetti per via Carducci, che collega il treno con la gradinata degli alpini? Urbanistica, sociale, quartieri, rilancio del centro storico, lavoro, famiglia e verde: il primo confronto fra i cinque candidati sindaco è andato in scena ieri sera all’auditorium Dina Orsi di Parè, promosso e organizzato da Confartigianato e Oggi Treviso e iniziato con l’Inno di Mameli (tutti in piedi i 350 presenti in sala).
Il primo tema affrontato è stato il futuro dell’area Zanussi. Il Pd e il centrosinistra civico candidano Alessandro Bortoluzzi: «Un parcheggio da 1.500 posti, un auditorium, un centro civico e una biblioteca. Come? Partecipando a bandi europei, per non lasciare l’iniziativa solo ai privati». La maggioranza (Forza Italia, Lega Nord, civiche) ha scelto Fabio Chies, che sull’area Zanussi ritiene necessario «aprire un tavolo con curatori e investitori, accogliendo proposte, per poi bonificare e intervenire realizzando un parco, ma che sia vivo e fruibile». Stefano D’Intinosante (Partito Comunista dei Lavoratori) vuole un piano di esproprio, «deve preservare l’anima di Conegliano e diventare un museo dell’elettrodomestico».
Lorenzo Damiano, tra i fondatori del Family Day e candidato del Popolo della Famiglia, propone un’università della musica, «togliamo il cellulare ai bambini e regaliamo loro uno strumento». Per Massimo Bellotto, Movimento 5 Stelle, «bisogna trovare un indirizzo su cui lavorare, ma puntando sul verde».
E nei primi cento giorni da sindaco? Domanda difficile ma con spunti interessanti. Bellotto: «Non abbiamo la bacchetta magica, ma vogliamo coinvolgere tutti i cittadini e abbiamo già la giunta pronta a lavorare con competenza». Bortoluzzi: «I nodi sono tanti ma prima di tutto dobbiamo mettere in moto la città, dopo anni in cui non abbiamo parlato della vivibilità del centro storico. La pedonalizzazione nel week end di via XX Settembre si potrebbe fare in tempi brevi». Chies: «Giunta e consiglieri sempre fra la gente per fare comunità, coinvolgendo anche le associazioni, cento giorni saranno il periodo per creare il terreno fertile per risolvere i problemi».
D’Intinosante: «Una consulta popolare in ogni quartiere e il bilancio partecipato». Damiano: «Abbiamo già chiuso un accordo con le camere di commercio di Repubblica Ceca e Slovacchia per aprire i rapporti commerciali con le piccole e medie imprese di Conegliano».
Sarà stato il caldo in sala, ma la sfida fra i candidati sindaco di Conegliano è diventata subito molto focosa. Fischi e qualche applauso per Damiano quando ha elencato le priorità del Family Day, risate al simpatico modo di fare di D’Intinosante (che se l’è presa un po’ con tutti) e claque scalmanate per ognuno al turno di intervento, fra applausi e critici commenti sottovoce. Ma sul palco è stato un dibattito nel segno del fair play.
Confartigianato ha consegnato ai cinque sfidanti un documento con le priorità dell’associazione e del mondo delle imprese, auspicando una condivisione politica e amministrativa. L’11 giugno andranno al confronto con gli elettori.