Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Profughi sconfitti, sfuma il bis campionato-coppa «Il nostro? Un miracolo»
TREVISO Erano lì lì per fare il bis, campionato e coppa, per entrare davvero nella storia: il sogno è sfumato di un soffio con uno 0 a 2 sul campo di Padernello. Ma per una squadra come la Serena Fc il risultato calcistico conta meno del risultato vero, quello di integrare un gruppo di giovani africani nel territorio che li accoglie.
La squadra è formata dai profughi ospitati all’ex caserma Serena, fra Treviso e Casier: una settimana fa hanno vinto il campionato amatoriale e sono stati promossi dalla serie C alla B, e lunedì sera hanno sfiorato la conquista della coppa di Lega, sconfitti dall’insidioso Santa Bertilla di Spinea.
Un secondo posto che brucia, è ovvio che sia così, ma non cancella l’entusiasmo di una buona stagione, arrivata per molti di loro dopo un lungo viaggio della disperazione.
Mister Enrico Dell’Osso, operatore alla Serena, ex allenatore delle giovanili della Lucchese, è orgoglioso dei suoi ragazzi. «Avevamo cominciato il campionato amatoriale con 32 tesserati, l’abbiamo concluso con 14, giocando perfino delle partite senza panchina – spiega -. Alcuni sono andati via, alcuni sono stati respinti dalla commissione, ma tutti si sono impegnati moltissimo. È stato un grande campionato».
Prima di questo lunedì sfortunato avevano collezionato dieci vittorie consecutive: «Alcuni ragazzi hanno capacità fisiche e atletiche molto interessanti, sono dotati, hanno una bella corsa e sono molto resistenti – continua il mister -, ce ne sono un paio che potrebbero tranquillamente giocare in categoria. Ma soprattutto è un gruppo affiatato».
Il calcio dopotutto non ha idiomi, è solo competizione, tattica, tecnica. Anche una ventina di amici della Serena è riuscito a seguire il campionato sugli spalti per fare il tifo, per un lavoro «di squadra» a tutti gli effetti. Il piccolo (ma significativo) miracolo calcistico trevigiano.