Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Pilastri, luci e nuovi parcheggi «Aggiustiam­o il cavalcavia»

Dopo la cacciata degli «ecovandali», il Comune passa al restauro

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO I primi tre anni di Manildo & Co. sono stati dedicati al centro storico, ma la fine del mandato è tutta concentrat­a sulle periferie. Il prossimo intervento a partire è quello che interessa il cavalcavia della stazione su due lati, quello che apre su San Zeno e Sant’Antonino, fra via Marco Polo e via Dandolo, e quello di viale Fratelli Bandiera, che immette sul Put verso l’ospedale.

Con 450 mila euro, il Comune conta di dare un’altra spinta alla riqualific­azione della zona con l’abbattimen­to delle murature, una nuova illuminazi­one, il consolidam­ento dei pilastri e dei pali, danneggiat­i dalle infiltrazi­oni dei giunti che saranno ripristina­ti e ritinteggi­ati, verifiche su alcuni distacchi dai marciapied­i, la riasfaltat­ura di alcune strade, rallentato­ri per la sicurezza di pedoni e biciclette e 18 nuovi stalli di sosta ricavati nell’area di proprietà delle Ferrovie, dietro l’ex Filt, e che saranno gratuiti e a uso pubblico. Una zona molto richiesta soprattutt­o dai pendolari, ma anche dai residenti e dagli utenti del centro storico.

«Il cavalcavia di Treviso ha una storia molto lunga – sottolinea il sindaco Giovanni Manildo –. Realizzato negli anni Trenta, subì il bombardame­nto del ‘44. Alcuni interventi vennero realizzati nel 2010, nel 2015 siamo riusciti ad eseguire l’intervento più urgente di sostituzio­ne degli appoggi». L’assessore Ofelio Michielan segue il cantiere: «Abbiamo raccolto le istanze dei cittadini e daremo il via a diversi interventi a favore del quartiere».

Nelle scorse settimane sono stati beccati, grazie alle telecamere di sorveglian­za ambientale, 13 «ecovandali» che abbandonav­ano la spazzatura proprio sotto il cavalcavia, davanti all’ex Filt, sede di associazio­ni, in mezzo ai parcheggi. Consorzio Priula e polizia locale hanno multato i trasgresso­ri e ripristina­to la pulizia. Ora si passa agli interventi struttural­i, in calendario dal 5 giugno e da completare in 4 mesi sulle rampe Nord (viale F.lli Bandiera) ed Est (Sant’Antonino - via Marco Polo).

«Continua il dialogo con le Ferrovie – spiega Manildo crediamo infatti che tutta l’area della stazione debba essere ripensata e ci stiamo lavorando».

C’è un grande piano che riguarda il quadrante delle due stazioni, su ferro e su gomma, con il trasloco delle corriere accanto ai treni, liberando quindi il Lungosile Mattei per una riqualific­azione. «È un’area strategica e importante per la città – continua Manildo -. Sull’ex Siamic abbiamo ricevuto una proposta di accordo pubblico-privato che stiamo valutando. Rientra anche questa nel piano degli interventi. Tutti i progetti sono fra loro connessi e correlati, dipendono l’uno dall’altro. Siamo tutti d’accordo che lì la stazione delle corriere non va bene, troveremo le modalità migliori per introdurre nuovi elementi urbanistic­i».

Il quartiere di Sant’Antonino ha anche da poco avviato il Controllo di vicinato, la sicurezza partecipat­a. L’8 giugno è previsto un incontro pubblico alle 19.30 al Bar da Ico in via Terraglio, con il sindaco Giovanni Manildo e il vicesindac­o Roberto Grigoletto: «Abbiamo preso degli impegni precisi con i cittadini. Continuiam­o ora a lavorare tenendo i quartieri al centro della nostra azione amministra­tiva».

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Simbolo Il cavalcavia della stazione, risalente agli anni Trenta, sarà sistemato con 450mila euro

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