Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pilastri, luci e nuovi parcheggi «Aggiustiamo il cavalcavia»
Dopo la cacciata degli «ecovandali», il Comune passa al restauro
TREVISO I primi tre anni di Manildo & Co. sono stati dedicati al centro storico, ma la fine del mandato è tutta concentrata sulle periferie. Il prossimo intervento a partire è quello che interessa il cavalcavia della stazione su due lati, quello che apre su San Zeno e Sant’Antonino, fra via Marco Polo e via Dandolo, e quello di viale Fratelli Bandiera, che immette sul Put verso l’ospedale.
Con 450 mila euro, il Comune conta di dare un’altra spinta alla riqualificazione della zona con l’abbattimento delle murature, una nuova illuminazione, il consolidamento dei pilastri e dei pali, danneggiati dalle infiltrazioni dei giunti che saranno ripristinati e ritinteggiati, verifiche su alcuni distacchi dai marciapiedi, la riasfaltatura di alcune strade, rallentatori per la sicurezza di pedoni e biciclette e 18 nuovi stalli di sosta ricavati nell’area di proprietà delle Ferrovie, dietro l’ex Filt, e che saranno gratuiti e a uso pubblico. Una zona molto richiesta soprattutto dai pendolari, ma anche dai residenti e dagli utenti del centro storico.
«Il cavalcavia di Treviso ha una storia molto lunga – sottolinea il sindaco Giovanni Manildo –. Realizzato negli anni Trenta, subì il bombardamento del ‘44. Alcuni interventi vennero realizzati nel 2010, nel 2015 siamo riusciti ad eseguire l’intervento più urgente di sostituzione degli appoggi». L’assessore Ofelio Michielan segue il cantiere: «Abbiamo raccolto le istanze dei cittadini e daremo il via a diversi interventi a favore del quartiere».
Nelle scorse settimane sono stati beccati, grazie alle telecamere di sorveglianza ambientale, 13 «ecovandali» che abbandonavano la spazzatura proprio sotto il cavalcavia, davanti all’ex Filt, sede di associazioni, in mezzo ai parcheggi. Consorzio Priula e polizia locale hanno multato i trasgressori e ripristinato la pulizia. Ora si passa agli interventi strutturali, in calendario dal 5 giugno e da completare in 4 mesi sulle rampe Nord (viale F.lli Bandiera) ed Est (Sant’Antonino - via Marco Polo).
«Continua il dialogo con le Ferrovie – spiega Manildo crediamo infatti che tutta l’area della stazione debba essere ripensata e ci stiamo lavorando».
C’è un grande piano che riguarda il quadrante delle due stazioni, su ferro e su gomma, con il trasloco delle corriere accanto ai treni, liberando quindi il Lungosile Mattei per una riqualificazione. «È un’area strategica e importante per la città – continua Manildo -. Sull’ex Siamic abbiamo ricevuto una proposta di accordo pubblico-privato che stiamo valutando. Rientra anche questa nel piano degli interventi. Tutti i progetti sono fra loro connessi e correlati, dipendono l’uno dall’altro. Siamo tutti d’accordo che lì la stazione delle corriere non va bene, troveremo le modalità migliori per introdurre nuovi elementi urbanistici».
Il quartiere di Sant’Antonino ha anche da poco avviato il Controllo di vicinato, la sicurezza partecipata. L’8 giugno è previsto un incontro pubblico alle 19.30 al Bar da Ico in via Terraglio, con il sindaco Giovanni Manildo e il vicesindaco Roberto Grigoletto: «Abbiamo preso degli impegni precisi con i cittadini. Continuiamo ora a lavorare tenendo i quartieri al centro della nostra azione amministrativa».