Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Delrio: più fondi alle Province e avanti sulla Pedemontana
Il ministro a Belluno: «Troppi tagli, pronti 200 milioni»
«Sulle Province abbiamo tagliato troppo. Il Governo ha pronti 200 milioni per il fondo destinato agli enti di area vasta». Da Belluno a Padova, tour del ministro in Veneto. Spinta sulla Pedemontana. «Non faremo mancare i finanziamenti, ma sappiamo che ognuno deve fare la sua parte».
BELLUNO «Sulle Province abbiamo tagliato troppo». Graziano Delrio, ministro per le Infrastrutture, lo ammette davanti alla platea di candidati e sindaci del Pd riuniti ieri per un incontro elettorale a Belluno, capoluogo della Provincia che più di tutte sta soffrendo per il ridimensionamento sancito dalla legge che porta il suo nome. «Abbiamo tagliato troppo — ammette prima di far tappa a Padova e Verona — Lo abbiamo fatto per risanare il bilancio dello Stato ma adesso dobbiamo riequilibrare: il Governo ha stanziato 200 milioni per il fondo destinato agli enti di area vasta e il Parlamento sta lavorando per incrementare ulteriormente questa cifra». Una boccata d’ossigeno che darà fiato al Pd nella campagna delle amministrative, e in vista del referendum sull’autonomia del Veneto. «Se voterei sì, come fa il mio amico Roger De Menech? — sorride, volgendosi verso il deputato che ieri lo ha portato a Belluno a conoscere i candidati — Io sono molto autonomista ma sinceramente non so perché si faccia un referendum, dal momento che l’articolo 116 della Costituzione è attivo». Del referendum per l’autonomia che sta invece preparando Belluno, ammette di sapere poco perché è una richiesta rivolta alla Regione. Ma il tema è in entrambi i casi la sensazione di essere periferia alle scelte centrali e quello, invece, preoccupa il Pd nazionale. «Il Pd locale non faccia avventure — invita — se non si ha il sostegno di politiche nazionali di programmazione e investimenti, si fa molta fatica». Un po’ quello che Venezia lamenta nei confronti del Governo, il mancato sostegno sul progetto cinese Via della Seta.
«Tutta Italia polemizza perché c’è il porto di Venezia sulla rotta della Via della Seta e non c’è il Sud, e Venezia fa sottigliezze per un ”ma anche”?», Delrio liquida con una battuta le polemiche sulla marginalizzazione del capoluogo lagunare nelle missioni in Cina per il progetto di infrastrutturazione mondiale lanciato da Pechino One Belt One Road. Prima dell’incontro del premier Paolo Gentiloni col presidente Xi Jinping a metà maggio (e l’ormai celebre frase «Ci sono Trieste, Genova ma anche Venezia», riferito ai porti italiani d’approdo della rotta via mare), a febbraio erano andati in missione Delrio e il presidente Sergio Mattarella. «E le assicuro che Venezia è stata ampiamente rappresentata», annuisce il ministro.
Ieri a Belluno, però, il tema non erano i faraonici progetti infrastrutturali, l’argomento ma opere per cosí dire a bassa soglia per connettere il Bellunese al resto del Veneto. A cominciare dall’elettrificazione delle linee Castelfranco-Montebelluna, Conegliano-Vittorio Veneto e Belluno-Conegliano. «Abbiamo inserito anche Belluno e finanziato i progetti per 70 milioni di euro in modo che tutto il Veneto sia connesso alla linea ferroviaria», annuncia. L’orizzonte é Cortina 2021 e l’occasione del Mondiali di Sci va colta per dare collegamenti ferroviari e viari. «Due anni fa ho chiamato il capo dell’Anas per programmare gli interventi in vista di Cortina e ne abbiamo finanziati per 170 milioni tra la galleria Coltrondo e le altre opere di completamento e connessione alla rete esistente riepiloga - Inoltre abbiamo riportato in capo ad Anas la gestione della strada provinciale 1 in modo che possa realizzare la viabilità di collegamento e completamento». Anas invece potrebbe non essere nella Newco che costituiranno Regione Veneto e Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia per gestire in house la tratta autostradale che oggi è in capo ad Autovie Venete. Una prospettiva che preoccupa soprattutto il Friuli, tanto che pochi giorni fa la presidente Debora Serracchiani ha ribadito che l’accordo sottoscritto a fine 2016 con Anas e Veneto resta valido ma ha lasciato aperta la porta alla possibilità che a farsi carico della nuova società siano solo le due Regioni. Una battuta, infine, anche sulla Pedemontana: «Non faremo mancare i finanziamenti — ha chiuso Delrio —. Ma sappiamo che ognuno deve fare la sua parte».
Referendum Autonomia Non capisco il voto in Veneto, c’è già l’articolo 116 Superstrada Non faremo mancare i finanziamenti, ma ognuno faccia il suo