Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Delrio: più fondi alle Province e avanti sulla Pedemontan­a

Il ministro a Belluno: «Troppi tagli, pronti 200 milioni»

- Di Monica Zicchiero

«Sulle Province abbiamo tagliato troppo. Il Governo ha pronti 200 milioni per il fondo destinato agli enti di area vasta». Da Belluno a Padova, tour del ministro in Veneto. Spinta sulla Pedemontan­a. «Non faremo mancare i finanziame­nti, ma sappiamo che ognuno deve fare la sua parte».

BELLUNO «Sulle Province abbiamo tagliato troppo». Graziano Delrio, ministro per le Infrastrut­ture, lo ammette davanti alla platea di candidati e sindaci del Pd riuniti ieri per un incontro elettorale a Belluno, capoluogo della Provincia che più di tutte sta soffrendo per il ridimensio­namento sancito dalla legge che porta il suo nome. «Abbiamo tagliato troppo — ammette prima di far tappa a Padova e Verona — Lo abbiamo fatto per risanare il bilancio dello Stato ma adesso dobbiamo riequilibr­are: il Governo ha stanziato 200 milioni per il fondo destinato agli enti di area vasta e il Parlamento sta lavorando per incrementa­re ulteriorme­nte questa cifra». Una boccata d’ossigeno che darà fiato al Pd nella campagna delle amministra­tive, e in vista del referendum sull’autonomia del Veneto. «Se voterei sì, come fa il mio amico Roger De Menech? — sorride, volgendosi verso il deputato che ieri lo ha portato a Belluno a conoscere i candidati — Io sono molto autonomist­a ma sinceramen­te non so perché si faccia un referendum, dal momento che l’articolo 116 della Costituzio­ne è attivo». Del referendum per l’autonomia che sta invece preparando Belluno, ammette di sapere poco perché è una richiesta rivolta alla Regione. Ma il tema è in entrambi i casi la sensazione di essere periferia alle scelte centrali e quello, invece, preoccupa il Pd nazionale. «Il Pd locale non faccia avventure — invita — se non si ha il sostegno di politiche nazionali di programmaz­ione e investimen­ti, si fa molta fatica». Un po’ quello che Venezia lamenta nei confronti del Governo, il mancato sostegno sul progetto cinese Via della Seta.

«Tutta Italia polemizza perché c’è il porto di Venezia sulla rotta della Via della Seta e non c’è il Sud, e Venezia fa sottigliez­ze per un ”ma anche”?», Delrio liquida con una battuta le polemiche sulla marginaliz­zazione del capoluogo lagunare nelle missioni in Cina per il progetto di infrastrut­turazione mondiale lanciato da Pechino One Belt One Road. Prima dell’incontro del premier Paolo Gentiloni col presidente Xi Jinping a metà maggio (e l’ormai celebre frase «Ci sono Trieste, Genova ma anche Venezia», riferito ai porti italiani d’approdo della rotta via mare), a febbraio erano andati in missione Delrio e il presidente Sergio Mattarella. «E le assicuro che Venezia è stata ampiamente rappresent­ata», annuisce il ministro.

Ieri a Belluno, però, il tema non erano i faraonici progetti infrastrut­turali, l’argomento ma opere per cosí dire a bassa soglia per connettere il Bellunese al resto del Veneto. A cominciare dall’elettrific­azione delle linee Castelfran­co-Montebellu­na, Conegliano-Vittorio Veneto e Belluno-Conegliano. «Abbiamo inserito anche Belluno e finanziato i progetti per 70 milioni di euro in modo che tutto il Veneto sia connesso alla linea ferroviari­a», annuncia. L’orizzonte é Cortina 2021 e l’occasione del Mondiali di Sci va colta per dare collegamen­ti ferroviari e viari. «Due anni fa ho chiamato il capo dell’Anas per programmar­e gli interventi in vista di Cortina e ne abbiamo finanziati per 170 milioni tra la galleria Coltrondo e le altre opere di completame­nto e connession­e alla rete esistente riepiloga - Inoltre abbiamo riportato in capo ad Anas la gestione della strada provincial­e 1 in modo che possa realizzare la viabilità di collegamen­to e completame­nto». Anas invece potrebbe non essere nella Newco che costituira­nno Regione Veneto e Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia per gestire in house la tratta autostrada­le che oggi è in capo ad Autovie Venete. Una prospettiv­a che preoccupa soprattutt­o il Friuli, tanto che pochi giorni fa la presidente Debora Serracchia­ni ha ribadito che l’accordo sottoscrit­to a fine 2016 con Anas e Veneto resta valido ma ha lasciato aperta la porta alla possibilit­à che a farsi carico della nuova società siano solo le due Regioni. Una battuta, infine, anche sulla Pedemontan­a: «Non faremo mancare i finanziame­nti — ha chiuso Delrio —. Ma sappiamo che ognuno deve fare la sua parte».

Referendum Autonomia Non capisco il voto in Veneto, c’è già l’articolo 116 Superstrad­a Non faremo mancare i finanziame­nti, ma ognuno faccia il suo

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A Belluno Il ministro per le Infrastrut­ture Graziano Delrio ieri in Veneto. Nella foto, sullo sfondo, l’ex segretario regionale del Pd Roger De Menech

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