Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Rovigo a terra, sfuma lo scudetto bis

Rugby, la finale per il titolo sorride al Calvisano: ai Bersaglier­i non basta un ottimo avvio

- M. V. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

CALVISANO Dura solo mezzora il sogno di bissare il tricolore del Femi Cz Rovigo. Lo scudetto del rugby infatti va — meritatame­nte — al Calvisano, che si aggiudica l’ultimo atto del massimo campionato italiano della palla ovale.

Non è bastata al Rovigo la precisione al piede di Basson per fermare la marcia prepotente della formazione lombarda, trascinata da un sublime Minozzi, che dopo aver dominato il campionato, può cucirsi addosso il quinto scudetto delle ultime sei stagioni. Al Pata Stadium si respira il clima delle grandi occasioni, reso ancora più speciale dai colori e dalla passione dei tantissimi tifosi arrivati per assistere alla sfida scudetto. A un anno di distanza e per la quarta volta consecutiv­a, infatti, il tricolore è una questione fra gialloneri e rossoblù. A beneficiar­ne è lo spettacolo, che non manca fin dai primi minuti: Calvisano attacca dal kick off a giri altissimi, costringen­do Rovigo a difendersi. La squadra di McDonnell però regge bene l’urto, evitando anche di andare a contestare le touche lombarde: i lombardi producono tanto gioco ma la voglia di trovare subito la meta non permette di sbloccare il risultato. Rovigo fa della concretezz­a la propria arma micidiale: dopo sei minuti di gran difesa, infatti, i rossoblù trovano il calcio che Basson infila tra i pali per lo 0-3. Sembra quasi una beffa per Calvisano, che reagisce di rabbia: l’azione multifase che sembra mettere Rovigo alle corde viene risolta male dal drop di Novilo.

Rovigo ringrazia e sfruttando l’indiscipli­na difensiva lombarda conquistan­do altri tre calci piazzati che fanno dilatare il punteggio fino allo 012. Un risultato che sembra far scivolare la gara verso il Polesine ma all’improvviso la gara cambia faccia: nasce tutto da una distrazion­e su un calcio pressochè innocuo, su cui Calvisano si getta con un’energia che Lucchin trasforma in meta. È il momento della svolta, perché la squadra di Brunello cambia faccia e schiaccia il piede sull’accelerato­re: Rovigo sbanda e dopo cinque minuti incassa anche la seconda meta di Andreotti, per il 14-12 che porta all’intervallo. Al rientro in campo, i Bersaglier­i provano subito a mettere pressione ai padroni di casa, prima sfiorando la meta e poi trovando il calcio del sorpasso ancora con Basson. Ma da lì in poi sarà un lungo monologo giallonero: Calvisano prima trova la meta del controsorp­asso con Giammariol­i, poi esalta il suo furetto Minozzi che con un intercetto e una corsa di 60 metri spalanca le porte verso il tricolore. Calvisano gioca un rugby di grande talento, mentre Rovigo si smarrisce perdendo anche fiducia: il risultato si dilata fino al 41-15 che diventa una lezione fin troppo pesante per i Bersaglier­i, bravi però a giocare fino alla fine.

È infatti negli ultimi minuti che arrivano le due mete di Barion e Biffi, che rendono meno pesante il risultato. Calvisano può festeggiar­e per la quinta volta in sei anni e scuce a Rovigo lo scudetto dalle casacche. Ai Bersaglier­i la consolazio­ne di un finale di gran finale di stagione.

 ?? (foto Biasioli) ?? Finale Niente da fare per il Femi Cz Rovigo: lo scudetto del rugby torna in Lombardia con la netta vittoria del Patarò Calvisano
(foto Biasioli) Finale Niente da fare per il Femi Cz Rovigo: lo scudetto del rugby torna in Lombardia con la netta vittoria del Patarò Calvisano

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy