Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Castelfran­co, un altro cittadino illustre Paolo Veronese comprò casa nel 1562

- Di Mauro Pigozzo

CASTELFRAN­CO Il famoso pittore Paolo Veronese aveva comperato una casa a Castelfran­co, all’altezza del ponticello che scavalca il Muson, nell’area compresa tra le attuali via Piave e Borgo Vicenza, dove oggi sorge un complesso di stabili residenzia­li. Una casa storica, che ai primi dell’Ottocento è andata distrutta ma che al tempo rappresent­ava l’importanza che la città di Giorgione aveva per tutto il mondo artistico.

La scoperta porta la firma del professor Elia Bordignon Favero, studioso castellano, già docente di storia dell’arte all’Università di Udine. «Ho ritrovato l’atto di acquisto – spiega lo storico – che risale al 23 novembre 1562. Paolo Caliari, noto come Veronese, pagò 500 ducati d’oro a Giovanni Piacentini e fratelli, famiglia notabile della quale sappiamo tutto grazie al racconto storico di Nadal Mechiori del 1720». Peraltro, Veronese si inserì in un contesto immobiliar­e collegato ai potentati del tempo: c’era anche una casa dei Costanzo, condottier­i a Nella frazione di Sant’Andrea Oltre Muson, è stata affrescata dai parenti del Veronese servizio di Venezia, già famigliari di Caterina Cornaro e al suo servizio a Cipro. La famiglia Piacentini, va ricordato, era proprietar­ia anche del Pavejon, la loggia nella centraliss­ima piazza Giorgione. «Veronese al tempo era attivo tra villa Barbaro a Maser, villa Priuli a Treville, della quale oggi conserviam­o brani della decorazion­e nella sacrestia del Duomo, villa Chiminelli a Sant’Andrea, affrescata dai suoi parenti, gli «haeredes Pauli», e villa Emo a Fanzolo, dove dipingeva il suo braccio

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Villa Chiminelli

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