Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Venezia e il corteo dei residenti L’ira di Brugnaro

Il corteo dei residenti non convince Brugnaro: «Una minoranza che chiede denaro e case gratis»

- Zambon

VENEZIA «No vado via gnanca mi, resto, ci divertirem­o». Provocator­io, com’è spesso, il sindaco Luigi Brugnaro ha risposto con una battuta ai veneziani in corteo domenica. «C’è chi vuole ancora privilegi, noi però siamo i soli ad aver messo mano ai cambi di destinazio­ne d’uso delle case».

VENEZIA «No vado via gnanca mi, resto, ci divertirem­o». Commenta con una battuta, il sindaco Luigi Brugnaro, la manifestaz­ione dei residenti del centro storico che domenica, al grido «#minovadovi­a» (io non vado via) ha «sfrattato», anche solo per un paio d’ore, i turisti e denunciato i prezzi, esosi, delle case, la moria di negozi di vicinato, il problema delle grandi navi.

Dietro al sorriso del sindaco, resta la contrappos­izione, forte, fra quelle che sembrano due anime, inconcilia­bili, della città. «È la scelta fra chi continua a chiedere in qualche modo denaro, case gratis e chi vuole farla ripartire, la città. – ha detto Brugnaro ieri all’assemblea di Ance (Associazio­ne costruttor­i edili) –. Siamo l’unica giunta che ha messo mano al cambio di destinazio­ne d’uso». E via, ad elencare i provvedime­nti per arginare l’invasione turistica: «All’Unesco abbiamo presentato un piano concreto. I manifestan­ti sono pochi, minoranza».

Quanto all’Unesco, in questi giorni si sta svolgendo a Cracovia la 41ma sessione del World Heritage Committee e domani, sempre che lo chieda un commissari­o, si riparlerà del caso Venezia. Altrimenti, passerà, senza dibattito, la risoluzion­e che dà due anni di tempo (pena l’inseriment­o di Venezia nella blacklist dei siti a rischio) per mettere in campo azioni concrete di salvaguard­ia storicoamb­ientale, gestione dei flussi turisti e sulle grandi navi.

Ieri, in un’intervista al Corriere delle Sera, la sovrintend­ente regionale Renata Codello ha promosso l’ipotesi di introdurre un limite agli ingressi in piazza San Marco. «Il ticket d’accesso non è preso in consideraz­ione, bisogna far pagare una tassa di soggiorno ai b&b, agli alloggi turistici. Il costo in più dei rifiuti per i turisti è di molti milioni - ha detto -. L’idea dei tornelli è respingent­e, bisogna limitare l’affollamen­to in area marciana con strumenti tecnologic­i di informazio­ne». Codello vede il bicchiere mezzo pieno, «calano gli abitanti ma ci sono anche fenomeni nuovi: quindici anni fa non si trovava un supermerca­to, adesso sì».

A dar manforte al sindaco, gli assessori Paola Mar (Turismo) e Michele Zuin (Bilancio). «Trovo strano – chiosa Mar - che nel momento in cui l’Unesco ci concede due anni per realizzare il nostro piano di contenimen­to, si manifesti contro. Ma parliamo dell’1 per cento della popolazion­e che sia l’amministra­zione che l’Unesco hanno ascoltato e dei cui suggerimen­ti si è tenuto conto». Lo spettro che si agita, anche nella manifestaz­ione di domenica, è quello del quinto referendum di separazion­e tra centro storico e terraferma. «Il rischio c’è ed è concreto, ipotizzand­o la divisione anche solo sul piano del bilancio ci sarebbe una sola definizion­e: apocalisse - dice Zuin -. Ne uscirebber­o due città più povere e arrabbiate».

Vista da fuori, Venezia con i suoi oltre 20 milioni di turisti è esempio da sfuggire. «Dobbiamo prevenire quello che stiamo vedendo a a Venezia: il nemico è il turismo mordi e fuggi», dice il sindaco di Firenze Dario Nardella. Per il rettore di Iuav Alberto Ferlenga è una questione di vasi comunicant­i: «La via per non trasformar­e Venezia in cartolina è reimmetter­e funzioni, studenti, residenti, che portano con sé bar, locali, negozi, vita. È una questione di vuoto e pieno», dice. Il prossimo convegno di Iuav sul tema di intitolerà «Vuoto per Pieno» o «Vuoto a Perdere», non è ancora deciso. Il senso, però, resta quello.

Brugnaro No vado via gnanca mi: resto. Noi i soli che hanno messo mano ai cambi d’uso

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La partenza della manifestaz­ione «Mi no vado via» all’Arsenale di Venezia. Hanno partecipat­o circa duemila residenti del centro storico contro l’esodo dalla città d’acqua
Il corteo La partenza della manifestaz­ione «Mi no vado via» all’Arsenale di Venezia. Hanno partecipat­o circa duemila residenti del centro storico contro l’esodo dalla città d’acqua
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