Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Paolo Villaggio: ampezzano d’adozione Casa di famiglia, set e «Scoiattolo di bronzo»
CORTINA D’AMPEZZO Quanto alla Regina delle Dolomiti, la pensava così: «Da vent’anni a questa parte, Cortina è stata colonizzata da arricchiti, presunti milionari, cercatori di autografi e osservatori di ricchi. Una genia davvero orribile. Tutta gente impegnata nell’arte dell’apparire e che in genere mostra più di quanto non abbia in realtà». Parola di Paolo Villaggio, in un’intervista sul «Corriere del Veneto» del 2012.
L’attore, d’altra parte, non era tipo da misurare le parole. Parlava con franchezza. È morto ieri, a 84 anni, nella clinica romana dov’era ricoverato. Il comico, genovese d’origine, era spesso a Cortina. I Villaggio hanno casa, nella Regina delle Dolomiti sin dal 1938, «quando c’erano le strade bianche e i Suv non avevano ancora devastato la città» aveva affermato nell’intervista.
Per anni Villaggio ha avuto un appartamento nel condominio «La Perla», lungo la passeggiata pedonale ricavata dalla vecchia sede ferroviaria. Era frequente incontrarlo mentre portava a spasso i suoi cani, anche nelle frazioni meno frequentate. Pare anzi che nei primi anni del suo soggiorno, in inverno, Villaggio abbia praticato lo sci di fondo al centro sportivo di Fiames. Nell’ultimo periodo della sua vita, però, l’attore preferiva l’Austria come meta delle vacanza. Era diventato un po’ insofferente al turismo di massa. Anzi, era in cerca di tranquillità. In tutti i casi, non si può dimenticare che a Cortina Villaggio ha girato scene importanti dei suoi film. Come «Il segreto del bosco vecchio», tratto dal racconto di Dino Buzzati, regia di Ermanno Olmi, con lui protagonista. Ma anche numerose scene del suo «Fantozzi va in paradiso», ambientato a Cortina, all’hotel Miramonti.
L’amministrazione comunale di Cortina, con l’allora sindaco Roberto Gaspari, nel 1993 ha donato a Villaggio e Olmi lo «Scoiattolo di bronzo», simbolo della comunità. (MdF)