Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Protezione civile dell’Ana, presto la sostituzione del bellunese D’Incà
BELLUNO «A prestissimo la nomina del sostituto». Parola di Sebastiano Favero ingegnere e presidente nazionale dell’Ana, l’Associazione nazionale alpini, sulla vicenda delle dimissioni del coordinatore dell’Unità di Protezione civile del terzo raggruppamento Orazio D’Incà. Faccenda non chiara.
«Non l’ho sentito - afferma Favero - Né ho ricevuto una lettera dettagliata nella quale fossero espresse le motivazioni della rinuncia all’incarico. E non voglio fare nessuna polemica. Dico solo che ora è il tempo di agire, di trovare un altro che ricopra quel ruolo».
Ol caso ha destato sconcerto. Anche nell’assessore regionale alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin. «A Venezia è arrivata una lettera di dimissioni di D’Incà - afferma Bottacin - C’era scritto di rivolgersi a Milano, per qualsiasi esigenza. Ora, non mi sembra normale che io debba andare a Milano per questioni che riguardano anche la mia competenza. Peraltro D’Incà è molto bravo ed è molto apprezzato dalla base».
Ma come funziona? «L’Ana è organizzata in raggruppamenti - continua Bottacin - Il terzo riguarda il Triveneto, quello nazionale è a Milano». Secondo alcune voci - non confermate dall’interessato - D’Incà non avrebbe gradito la nomina del piemontese Gianni Gontero a coordinatore nazionale di Protezione civile dell’Ana.
E, a quanto si capisce, dovrebbe essere Gontero a nominare il successore di D’Incà. Pare comunque che D’Incà non sarebbe stato sfiduciato. Qualcosa dev’essere però accaduta, perché una rinuncia con queste modalità non rientra nella prassi dell’Ana.
Comunque sia, c’è chi si è chiesto che cosa succederebbe nel Triveneto in caso di disgrazie come alluvioni o terremoti. Il territorio sarebbe abbandonato a se stesso? Si verificherebbero ritardi nelle operazioni di salvataggio? «Niente di tutto questo - afferma Favero - La gerarchia c’è, il vertice c’è. La macchina funzionerebbe lo stesso, senza problemi».
Intanto, sempre in materia di Alpini, l’Esercito rende noto che oggi, sulle Cinque Torri, «lì dove cento anni fa era posizionato il Comando dell’artiglieria italiana», si terrà, dalle 10 del mattino, un’importante esercitazione. «Gli Alpini ed i colleghi delle Forze Armate dei Paesi alleati ed amici daranno dimostrazione delle loro capacità nel saper vivere e operare in montagna, con ardite ascensioni e spettacolari manovre di soccorso in parete con e senza l’ausilio di elicotteri e simuleranno un’attività di combattimento in ambiente montano, tra i più difficili e selettivi del mondo». Marco de’ Francesco (ha collaborato Katia Tafner)
Alpini sulle 5 Torri Oggi l’esercitazione militare con i Paesi alleati sulla montagna di Cortina