Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sodinha, il genio (ex) oversize

Classe, piede fatato, un passato tra problemi di peso e infortuni «Ma adesso sono cambiato e qui ho sposato un progetto serio»

- Valente

MESTRE Con il suo sinistro sa accarezzar­e il pallone come pochi altri. Un piede che sembra un pennello in grado di disegnare traiettori­e da artista a ritmo di samba.

È iniziata ufficialme­nte ieri, con la presentazi­one allo stadio Baracca, la nuova avventura di Felipe Monteiro Diogo, meglio conosciuto come Sodinha: il fantasista brasiliano, classe 1988, sarà la stella del Mestre nella prossima avventura in serie C. Un talento globale ma anche un mix di genio e sregolatez­za, che dal suo arrivo in Italia nel 2007 ha saputo alternare colpi di classe a clamorosi scivoloni. Una vita da «artista» quella di Sodinha, che ha sempre dovuto combattere con il fisico e un carattere estroso fin dalla sua prima esperienza in prestito al Bari di Antonio Conte: dieci giorni di ritardo nel rientro dalle vacanze che gli costarono il trasferime­nto alla Paganese. Ma di giocatori col suo sinistro non ne nascono così tanti e tra il 2014 e il 2015 ecco la «consacrazi­one» con la maglia del Brescia, dove segna 5 gol in 61 gare e regala momenti di grande calcio. Diventa un idolo dei tifosi, i video con i suoi «numeri» diventano virali sul web, ma non riesce a dare continuità a una carriera che avrebbe potuto avere picchi eccezional­i: i piaceri della vita lo portano a mettere su chili di troppo, la «linea» e gli addominali non sono certo quelli di un atleta nel pieno della carriera: la battaglia con la bilancia spesso è persa, tanto da costringer­lo a gennaio 2016 ad annunciare il ritiro a soli 27 anni, vittima anche di un infortunio al ginocchio.

La vita però sa regalare sempre una seconda opportunit­à e Sodinha ha deciso di rimettersi in gioco, come giocatore e

Sodinha Sono in forma, voglio andare in B con questa maglia. E spero che non ci sia da correre troppo...

come uomo: fra pochi mesi diventerà padre, ha perso 16 chili e si presenterà al raduno del Mestre pronto a non farsi sfuggire questa chance. «Sto bene, fisicament­e mi sento alla grande e non vedo l’ora di iniziare questa avventura con il ritiro — ha detto Sodinha durante la presentazi­one alla stampa, prima del bagno di folla allo stadio Baracca con i tifosi — il Mestre mi ha proposto quello che cercavo e le parole di mister Zironelli sono state chiare: ho voglia di rimettermi in gioco con questa maglia. Non ho ascoltato altre proposte, ho capito che qui c’era la grande occasione. Una ripartenza o un punto d’arrivo? Penso entrambe». E il giocatore arrivato a Mestre sembra davvero diverso rispetto a quello che appena due anni fa aveva deciso di appendere le scarpette al chiodo e tornarsene in Brasile, prima dello spezzone di Lega Pro a Mantova con cui ha chiuso la stagione a maggio. «Sono un’altra persona, sono cambiato e voglio dimostrarl­o — continua Sodinha — quando sono tornato in Brasile piangevo tutti i giorni, poi i messaggi di amici e tifosi mi hanno fatto capire che non dovevo mollare. E ora eccomi qui, in forma e con tanta voglia di vincere».

Perché Sodinha ha in mente un solo obiettivo: vincere. «Quando scendo in campo voglio i tre punti. Qui a Mestre si sta allestendo una squadra con tanta qualità, sono pronto a dare il mio contributo per andare in serie B». Ma non potrà giocare in una bombonera come il Baracca: «Peccato, mi piacciono gli stadi calorosi, ma ai tifosi dico che dove ho giocato, abbiamo sempre fatto il salto di categoria. Dovremo giocare a Portogruar­o? A me bastano il pallone, l’erba e magari che non ci sia da correre tanto…».

 ??  ??
 ??  ?? Arancioner­o Felipe Sodinha al Baracca durante la presentazi­one: a sinistra con il Mantova (foto Errebi)
Arancioner­o Felipe Sodinha al Baracca durante la presentazi­one: a sinistra con il Mantova (foto Errebi)
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy