Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Industriali, Marchi e Caprioglio con Zoppas
Asse a tre con Brugnaro sulla presidenza di Venezia. Marinese favorito
VENEZIA Confindustria, Matteo Zoppas chiama Enrico Marchi di Save/Finint e Maria Raffaella Caprioglio di Umana nella squadra regionale e fa una mossa di peso nel rinnovo della presidenza di Venezia. La nomina è stata ufficializzata ieri sera, dopo il consiglio di presidenza di Confindustria Venet0. Novità rilevante, viste le scelte di Zoppas. Che ha affidato, entro la sua squadra, la delega al credito alle imprese al presidente di Save e proprietario di Finint. Mossa tutta in controtendenza, se fatta con un finanziere del calibro di Marchi, che si è portati a schierare dall’altra parte della barricata. Ma oltre a questo, l’incarico a Marchi archivia in via definitiva lo scontro sulla presidenza del 2009 tra Marchi e Paolo Trovò, con la squalifica finale per entrambi da parte di probiviri e vertici nazionali di Confindustria, dopo l’accordo che tradusse la rivalità in ticket per la presidenza-vicepresidenza. Acqua passata, visto che Marchi era poi rientrato con Save in Confindustria Venezia, proprio con la presidenza Zoppas. E ora il cerchio si chiude con un incarico in Confindustria Veneto.
L’altro scelta di peso è la delega alle relazioni industriali di Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana, il colosso tra le agenzie di collocamento. Anche perché Umana rimanda subito al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. E anche qui la scelta di Caprioglio significa il superamento di un rapporto non facile tra Zoppas e il suo predecessore a Confindustria Venezia (salito tra l’altro alla guida di Confindustria proprio come via d’uscita all’impasse del dopo MarchiTrovò), che all’epoca della successione, nel 2103, aveva puntato su Agnese Lunardelli.
Ma a questo punto, mettendo in fila le cose, non manca chi vede la costituzione di fatto di un asse Zoppas-Marchi-Brugnaro capace innanzitutto di blindare la successione al primo alla presidenza di Confindustria Venezia. In una successione ordinata, senza traumi, a favore di quel Vincenzo Marinese, vicepresidente sia con Marchi che con Zoppas. Dopo l’assemblea privata dell’associazione, giusto ieri pomeriggio al Vega, con 190 presenti e ospite di riguardo il governatore Luca Zaia, che ha spiegato i vantaggi dell’autonomia e quanto pesi il favore del Pd per Trieste nel frenare il porto di Venezia, venerdì scadono le candidature ai Saggi. Quella di Marinese è data per presentata. Si vedrà se sarà l’unica o se comunque in un ambiente effervescente come Venezia l’asse a tre ne stimolerà comunque una seconda, che più d’uno vorrebbe in un ritorno sulla scena dell’imprenditore della logistica Damaso Zanardo.