Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Chemioterapia naturale» sospeso medico veronese
VERONA Sospensione dall’attività medica per sei mesi. Sentenza appellabile e il ricorso ci sarà. Claudio Sauro (in foto), il medico di Badia Calavena finito sotto accusa per aver propagandato terapie alternative (e non di riconosciuta efficacia) per alcune forme di tumore (la «chemioterapia naturale»), alla fine ha evitato la radiazione, imposta invece a Roberto Gava (Treviso) e Paolo Rossaro (Padova). Accolta la tesi della difesa: Sauro non ha consigliato ai suoi pazienti malati di cancro di interrompere le cure «ufficiali». Rimane — anche se in parte è stato cancellato — quanto «seminato» su Internet, contenuti definiti «ambigui» dall’Ordine dei Medici di Verona. La «sentenza», inviata a Sauro, al ministero della Salute e in Procura, afferma che il medico si è reso responsabile di una «vivace attività sul web, con una sicura padronanza del mezzo informatico, anche se si dichiara implausibilmente non consapevole delle conseguenze». Insomma, la colpa del dottore è di aver scritto con leggerezza la «chemioterapia naturale», prima su spazi chiusi al grande pubblico (come il suo profilo privato su Facebook), poi su siti Internet «aperti a tutti».
«Faremo ricorso — dice il difensore di Sauro, avvocato Enrico Querena — la sospensione dal punto di vista giuridico non sta in piedi. Non si è mai vista una responsabilità disciplinare “per colpa”, è un mostro giuridico». La palla passerà alla commissione nazionale, però bloccata per due anni e ora costretta a valutare 14 procedimenti pregressi. Potrebbe volerci oltre un anno, di più se il caso arrivasse in Cassazione. A settembre 2018 Sauro andrà in pensione e la questione potrebbe chiudersi lì.