Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Incendio notturno, edificio distrutto Sospetti di dolo sull’origine del rogo
Oregne, allarme lanciato da un residente. Il precedente del 2015
SOSPIROLO Incendio nella notte ad Oregne. L’ex rivendita di vini e liquori, in pieno centro del paese, l’altra notte è andata in fiamme. L’immobile, dalle 6 di ieri mattina, è stato posto sotto sequestro penale dai vigili del fuoco del Comando di Belluno, intervenuti alle 2.30 della notte fra martedì e mercoledì.
Un residente ha notato il rogo e ha lanciato l’allarme. I pompieri sono arrivati con quattro automezzi e 13 volontari e vigili del fuoco, ma non è stato facile domare le fiamme che si erano già propagate. L’edificio, di proprietà del bellunese Fausto Sanci, era adibito a deposito di attrezzi e a magazzino.
Secondo i primi rilievi dei vigili del fuoco e dei carabinieri di Feltre, intervenuti sul posto, l’origine dell’incendio di via Oregne 45 appare dolosa. I vicini, che abitano in una corte interna dietro alla facciata principale dell’edificio, hanno visto divampare l’incendio poco dopo le 2.35 e hanno chiamato i vigili del fuoco arrivati pochi minuti dopo. All’interno dell’edificio non è rimasto nulla, tutto incenerito. I coppi del tetto si sono ammassati ai bordi dei muri portanti e alcuni stipiti delle porte sono stati seriamente compromessi.
La struttura è andata distrutta come ha potuto appurare anche il proprietario. La Procura ha aperto un fascicolo e le indagini sono in corso. Da ciò che si sa l’impianto elettrico non era in funzione, anche se c’era un contatore al quale arrivava energia. L’edificio di due piani, negli ultimi mesi era diventato una sorta di bivacco per alcune persone.
Il proprietario pare avesse registrato strani episodi che aveva denunciato alle forze di polizia. Una volta aveva trovato un ferro conficcato nella serratura della porta, un letto danneggiato, segnali insomma che facevano pensare che quelle stanze venissero frequentate.
Già nel 2015 un incendio aveva interessato la palazzina e allora pare che vi fossero stati trovati mozziconi di sigarette.