Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«Industria 4.0», quasi la metà delle imprese vuole sfruttare gli incentivi
VENEZIA Quasi la metà delle imprese venete ha approfittato degli incentivi fiscali attivati lo scorso anno dal Governo per investimenti relativi al piano di «Industria 4.0» o sostiene di volerlo fare entro la scadenza. Ad averne usufruito il 14% mentre un altro 30% pensa comunque di accedervi prima della scadenza. Lo rileva un’indagine condotta dalla Fondazione Nordest su 619 titolari di imprese del Nordest di tutte le dimensioni. La ricerca rileva anche come, in generale, ad aver colto l’occasione di «Industria 4.0» siano state in prevalenza le realtà con oltre 50 dipendenti (il 24% circa) mentre quelle minori si fermano dieci punti più in basso.
Fra chi ha affrontato gli investimenti, la componente maggiore (pari al 35,7%) ha optato per l’acquisto di «robot collaborativi», intendendo con questo macchine che dialogano fra loro e dotate di software particolarmente flessibili nell’adattarsi a nuovi fabbisogni di produzione. Immancabile il segmento delle stampanti 3D e dei sistemi di simulazione che suggeriscono il criterio migliore per realizzare il prodotto finale.
Pochi, invece, intorno al 7%, quelli che si sono preoccupati di gestione dati sul «cloud» e di sicurezza dei sistemi informatici. E gli altri? Più di quattro imprenditori veneti su dieci sono sicuri che le tecnologie per supportare le quali gli incentivi sono stati pensati non potrebbero essere di alcuna utilità per il tipo di produzione di cui si occupano.
Non manca chi (quasi il 18%) sostiene di essere del tutto all’oscuro dell’esistenza di simili strumenti fiscali e chi (il 13%) rinuncia alla possibilità di accedervi perché ritiene che la normativa sia troppo complicata. Esiste anche un 10% di imprenditori, tuttavia, che in questo ambito dice di essersi già sforzato in passato e dunque anche senza lo stimolo degli incentivi.
Per il presidente della Fondazione Nordest, Francesco Peghin, «i risultati dell’indagine indicano in ogni caso che le imprese nordestine stanno ricominciando ad investire per modernizzare le proprie produzioni, spinte anche, ma non solo, dagli incentivi fiscali», dice. Gli incentive e, in generale, l’ammodernamento sta iniziando a creare, a detta di Peghin, un volano positivo per l’economia che probabilmente sarà più forte nella seconda parte dell’anno. «Per essere competitivi e vincenti nei mercati internazionali del futuro – conclude il presidente della Fondazione - sarà decisivo l’aggiornamento delle competenze del capitale umano in chiave 4.0 e perciò il rapporto impresa, scuola, università».