Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Confindustria, Venezia guarda al confronto Marinese-Zanardo
VENEZIA Un secco «no comment» da parte di Vincenzo Marinese. «Ci sono procedure in corso, bisogna essere rigidi e scrupolosi», taglia corto. Chi gli sta vicino però conferma che tra oggi e domani (giorno in cui scadrà il termine) l’amministratore delegato di Sirai, azienda di Marghera che si occupa di bonifiche, depositerà ai «Saggi» la sua candidatura per la presidenza di Confindustria Venezia-Rovigo. Un candidato forte, che punta a mettere sul tavolo il prestigio di otto anni di vicepresidenza alle spalle: prima quando al vertice c’era Luigi Brugnaro, oggi sindaco di Venezia, e poi con Matteo Zoppas, che da febbraio è passato alla guida dell’associazione regionale degli Industriali. «Scelta che punta ovviamente sulla continuità», commenta un imprenditore di prestigio, anche perché sul suo nome avrebbero fatto fronte comune sia Zoppas che Brugnaro, oltre a Enrico Marchi, alla guida di Save e Finint e da martedì anche delegato al credito di Confindustria Veneto, scelto proprio dal nuovo presidente.
È forse per questo che, però, tra gli industriali si starebbe creando un fronte alternativo. Tra i nomi possibili che si erano indicati quello di Alberto Baban, dal 2013 presidente della Piccola industria e vicepresidente nazionale di Confindustria. Difficile dunque pensare che possa rinunciare a incarichi di prestigio nazionale. La soluzione alternativa potrebbe invece essere costruita intorno a un altro imprenditore molto noto, Damaso Zanardo, titolare dell’omonima impresa di logistica. Anche da lui, però, nessun commento. «In questo momento sono in una riunione, sto pensando alla mia azienda», dice Zanardo, che in questi anni è stato nel consiglio direttivo guidato da Zoppas e Marinese, con delega alla Città metropolitana e un occhio al suo settore, quello portuale. Tra oggi e domani ci sarà l’ufficialità: si potrebbe tornare quindi a un classico confronto a due. Nel 2009, dopo lo scontro tra Marchi e Paolo Trovò e l’accordo tra i due, fu tutto azzerato e venne scelto Brugnaro; nel 2013, invece, quando in campo ci fu un altro fair play, Agnese Lunardelli ritirò la candidatura lasciando la strada a Zoppas. (a. zo.)