Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Turismo nella top-ten europea
Il Veneto senza crisi. Spiagge, crescita degli arrivi a due cifre. Bene anche la montagna
VENEZIA Unica regione italiana nella top ten dell’Unione (per numero di notti in strutture ricettive) secondo Eurostat, il servizio statistico della UE. L’estate turistica del Veneto, fin qui, sorride agli operatori, con le presenze sulle spiagge in crescita a due cifre e le buone sensazioni della montagna. Gli albergatori, però, gridano al problema del personale: qualificato non se ne trova.
VENEZIA Dati parziali e dita incrociate. Quelle degli albergatori, e degli operatori del settore turistico in generale, lo sono certamente. Numeri e sensazioni collegate raccontano di una stagione partita bene e, fin qui, proseguita meglio. Vale per il mare: «Le spiagge venete registrano un più 12/20 per cento di presenze, ma è un dato a braccio», dice Marco Michielli, presidente regionale di Federalberghi. Vale per i monti: «Molto bene il mese di giugno» dice Roberta Alverà, presidente degli albergatori cortinesi. «Giugno è andato bene», l’eco del bellunese Walter De Cassan, numero uno di Federalberghi Belluno-Dolomiti. Ragioni di fondo per il quadro positivo: tempo bello e sostanzialmente stabile, calendario delle festività favorevole (la Pasqua bassa del 16 aprile porta in regione ottime pattuglie di tedeschi), timori per la sicurezza che penalizzano mete concorrenti e riportano l’attenzione sui litorali (e non solo i litorali) nostrani e segnali di ripresa economica più evidenti rispetto alle annate recenti.
«Le dinamiche dei flussi turistici sono positive per gli arrivi dall’area extra Europa, in crescita decisa, e l’Europa centrale», spiega Mara Manente. La direttrice del Ciset, il Centro internazionale di studi per l’economia turistica dell’università di Ca’ Foscari, ha in mano lo studio sui flussi del turismo internazionale «da e per» l’Italia, con le previsioni per l’anno in corso e il successivo. Nel 2017 la Penisola riceverà le visite di 64,6 milioni di turisti stranieri, slittamento verso l’alto del 3,8 per cento: «Stiamo completando le analisi su base regionale e, per il Veneto, il dato dovrebbe collocarsi tra il 4,2 e il 4,5». Mezzo punto in più di visitatori dal mondo (gli italiani, qui, sono esclusi) vuol dire, in euro, decine di milioni, per cui grandi «smile». Varrà anche per il 2018? «Le prospettive economiche e le condizioni geopolitiche sono simili, quindi la congiuntura positiva dovrebbe mantenersi tale». Tradotto: gli arrivi in Italia dal mondo saliranno del 4 per cento; il Veneto si godrà il suo 0,5 di margine: più 4,5, se tutto andrà bene.
Nell’attesa, Jesolo si gode il bene che già c’è. «A giugno gli alberghi a quattro stelle hanno fatto registrare un più 14,6% di presenze. I tre stelle, che però sono molti di più, sono saliti del 9,7. Se facciamo la media, siamo vicini al più 11 per cento». I numeri li dà Alessandro Rizzante, presidente dei locali albergatori, che in tema di previsioni aggiunge: «Sarebbe auspicabile replicare i risultati di luglio e agosto scorsi», che portarono un più 5/6 per cento sul 2015. Le prenotazioni della prima quindicina di luglio, del resto, sarebbero dieci punti sopra quelle di dodici mesi fa: c’è del bene, appunto. Lo indica anche Silvio Scolaro, presidente dell’Aba, l’associazione degli albergatori di Bibione. «A maggio c’è stato un leggero calo rispetto ai numeri dell’anno prima, ma sommando giugno a maggio siamo, grosso modo, a un più 10 per cento di presenze». Previsioni per luglio? «Per le prime due settimane gli alberghi girano su un più 10, quanto a prenotazioni. Per i 15 giorni successivi siamo ai livelli dello scorso anno, ma mancano i last minute, per cui si può ipotizzare una crescita». E l’agosto come sarà? «Siamo vicini ai livelli di un anno fa, meno 5/10 per cento, ma agosto è il mese degli italiani, che si muovono all’ultimo minuto».
Incrociando l’incrociabile, Scolaro azzarda un più 10 agostano. Maggio e giugno con il più 10 anche «per il ricettivo all’aperto» di Caorle, dice il sindaco Luciano Striuli: vedremo che succede.
Che succede nel Bellunese e ai piedi delle Dolomiti lo ha anticipato De Cassan: «Non ho numeri ma direi che maggio e giugno non sono stati male. Siamo stati aiutati dal tempo, bello e stabile. Se dovesse mantenersi così abbiamo buone prospettive per luglio e agosto». Quanto a Cortina, la presidente Alverà racconta di un «giugno andato molto bene». Si attende una leggera «flessione tra fine luglio e primi di agosto, ma fisiologica», perché legata al combinato disposto tra arrivi e partenze di turisti stranieri e italiani. Insomma, va tutto molto bene.
Rimane da sondare la variabile clima. Nikos Chiodetto, esperto di 3B Meteo, conferma la salita delle temperature a fine settimana: «Sabato arriveremo anche a 36 gradi». Nel lungo periodo, avremo un luglio a targhe alterne «con fasi anticicloniche e temperature calde e afose, alternate a periodi più freschi, per il passaggio di correnti da Inghilterra e Francia, che varcheranno le Alpi». Agosto sarà simile. Il cammino del turismo veneto parrebbe tracciato. Eurostat, l’ufficio statistico europeo, ha inserito la regione, unica tra le italiane, nella top ten dell’Unione per numero di notti in strutture ricettive. Nota diffusa ieri, dato 2015: il vento buono è «antico».
A. Rizzante Auspicabile confermare i numeri di luglio e agosto scorsi R. Alverà Per gli alberghi di Cortina giugno è andato bene