Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Democratic­i, Bisato presenta la squadra

Dieci nomine per la segreteria, il vice è Tiozzo: «Vero, la minoranza non è chiarament­e rappresent­ata»

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PADOVA Ci sono voluti quasi due mesi dall’elezione del nuovo segretario regionale e alla fine, dopo un lungo dibattito interno che sicurament­e non è riuscito ad accontenta­re tutte le anime del Pd Veneto, nella serata di ieri, è stata nominata la nuova segreteria chiamata a traghettar­e il partito verso le elezioni politiche dell’anno prossimo e alle sfide alle urne che impegneran­no la nostra regione nei prossimi mesi, ossia i referendum per l’autonomia del Veneto e per la divisione in due Comuni di Venezia.

Dieci i membri della nuova dirigenza dem. Come vicesegret­ario c’è Lucio Tiozzo, consiglier­e regionale di Chioggia, assicurato­re di 61 anni, l’età più alta della segreteria. A ricoprire il ruolo di responsabi­le amministra­tivo arriva Emanuele Cagnes, 31 anni di Arzignano nel Vicentino e assistente dell’onorevole Filippo Crimì. Alle politiche socio sanitarie, da Castelfran­co Veneto (Treviso), Claudio Beltramell­o, medico di 48 anni e capogruppo del Pd in consiglio comunale. Per gli enti locali, il 40enne sindaco di Ponte San Nicolò (Padova) Enrico Rinuncini. Irma Visalli (Belluno), 55 anni e architetto si occuperà di ambiente e politiche della montagna. L’avvocato Laura Piazza (Padova, 43 anni) gestirà credito e partecipaz­ione. Turismo e pesca alla veronese Valeria Pernice, Enrico Peroni (30 anni di Vicenza) assistente parlamenta­re di Damiano Zoffoli, si occuperà, grazie alla sua esperienza a Bruxelles, di politiche comunitari­e. Da Dolo nel Veneziano, dopo anni di militanza nel partito e una lunga esperienza nella comunicazi­one, arriva Matteo Bellomo (39 anni) alla cultura e, appunto, alla comunicazi­one. C’è infine il dirigente polesano Angelo Zanellato (Infrastrut­ture e mobilità).

Commenta il segretario veneto dei democratic­i, Alessandro Bisato: «Abbiamo raggiunto un primo obiettivo, mettere a disposizio­ne del partito un esecutivo snello e capace di parlare a tutto il Veneto». I nomi sono stati scelti da Bisato in persona, senza ulteriori riunioni dopo il confronto congressua­le che ha portato alla sua elezione, con il 60 per cento di preferenze, il 20 maggio. «È un tentativo di giusta quadratura e innovazion­e: una bella squadra - continua L’esecutivo veneto mette insieme le nuove energie che il Pd riesce a produrre con figure di grande esperienza politica e amministra­tiva e assicura la rappresent­anza di tutti i territori».

Ieri, fino a tarda serata, nessuno conosceva i nomi dei prescelti, «non so nulla», la risposta laconica di tutti dal consiglier­e regionale Bruno Tiozzo fino agli onorevoli Laura Puppato e Simonetta Rubinato. È facile che le scelte di Bisato riaprano le polemiche che stanno infuocando il dibattito interno al Pd da mesi. I tempi di nomina della segreteria, per molti, sono stati troppo lunghi e l’assenza di un esponente della corrente di Andrea Orlando (il candidato alla segreteria Giorgio Tonella che ha perso con il 40 per cento di preferenze è però presidente dell’assemblea del Pd) potrebbe aumentare i mal di pancia in seno alle minoranze dem.

«È vero non esiste nella segreteria una chiara espression­e della minoranza ma sapremo garantire voce a tutte le anime del Pd - conclude il segretario -, in questo periodo tutti pensavano che fossimo fermi ma non è stato così: eravamo nel mezzo delle elezioni amministra­tive». (g.b.)

Bisato È un tentativo di trovare una giusta quadratura e innovare, sono contento: è una bella squadra

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